Critical Mass contro l’asse di penetrazione

BASTA CON LA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO!
In tempi di crisi come questo i grandi interessi hanno più che mai bisogno di tutelarsi così da mantenere
lo status quo loro favorevole, con in più la crescente possibilità d’arricchirsi grazie alle disgrazie altrui.
E’ così che grandi somme di denaro pubblico vanno a finire nelle casse degli istituti finanziari o in grandi
opere inutili, dannose e criminose, osannate dai magnati dell’industria e dell’edilizia.
Si svendono i beni comuni e se ne fa profitto privato.
E’ così che succede nella sanità, nell’istruzione, nelle tremende macchinazioni che stanno dietro alla
gestione dei rifiuti e dell’acqua.
In barba alla volontà popolare espressasi nell’ultimo referendum.
Per non parlare poi di opere quali la TAV o il ponte sullo stretto, malamente imbellettate con la falsa
promessa che da esse dipenda il rilancio economico
In questo scenario, ad andare controcorrente, non sono certo la Versilia e tanto meno l’amministrazione
viareggina, il cui impegno principale attualmente è quello d’inscenare il gioco delle tre sedie, cercando di
uscirne il più sorridente e il meno danneggiata possibile sul profilo personale.
Da anni presso il nostro municipio si trovano depositati progetti di ristrutturazione e ridestinazione di aree
urbane che, lasciati incompiuti o mai realizzati, vedono proprio ora, con i tempi che corrono, la possibilità
di andare a compimento: il nuovo attracco turistico che stravolge l’area contigua al cosiddetto muraglione
in Darsena, il nuovo polo nautico, la realizzazione e l’ormai quasi completamento del tracciato dell’asse
stradale di penetrazione
via Aurelia – porto di Viareggio.
Progetti che, sbandierando la volontà di accrescimento e miglioramento per i settori vitali della città,
quello turistico e cantieristico, celano piuttosto una politica incentrata sullo spreco di risorse ed energie
per fini speculativi, di immagine e consenso.
La cantieristica viareggina è in crisi e non è certo costruendo una nuova strada (per trasportarvi chi o cosa
poi?) che magicamente la si risana o si risolve il problema della disoccupazione!
Gli unici risultati evidenti sarebbero la devastazione della pineta di levante (parco naturale) e dei nuclei
abitativi vicini, nonché l’inevitabile arricchimento speculativo di qualche ricco industriale edile o istituto
di credito nei confronti dei quali, verrebbe da pensare si voglia nascondere qualche debito.
Quando mai un quattrino è stato speso (bene) per valorizzare una delle vere risorse del nostro territorio, il
parco, creando realmente la possibilità di effettivi posti di lavoro?
Perchè, se di viabilità si vuol parlare, non viene realizzato un piano di trasporti pubblici funzionali e
magari poco inquinante invece di parcheggi a pagamento regalati in gestione a privati?
Anche il turismo è in crisi, e la causa in parte sarà la crisi stessa, ma come mai qualsiasi atto di creatività,
qualsiasi ricchezza ambientale o culturale mai viene valorizzata, ma piuttosto sistematicamente repressa
lasciando spazio al solito degrado a chi ha qui la propria seconda casa e nessun altro tipo d’interesse o
riguardo per il territorio?
In Versilia si muore di tumore più che da ogni altra parte in Italia e si pensa ad incenerire rifiuto, ad
aumentare le nocività e ad insabbiare quelle che da anni vengono riversate nell’ambiente (come succede
per le Carbonaie).
Le priorità qui ed ora sono ben altre: prima fra tutte l’emergenza casa, che proprio in questi giorni sta
esplodendo in tutta la sua drammaticità, l’emergenza lavorativa, con una stagione che porta con se’ più
ricatti che offerte di lavoro, per non parlare dell’emergenza sanitaria che, dovuta ai continui tagli, si
manifesta nella totale inadeguatezza dell’Ospedale Unico Versilia di far fronte alle necessità della zona .
Non può più essere tollerata una tale svendita di diritti salute e dignità.
Per questo partecipiamo venerdì 13 luglio alla pedalata critica contro l’asse di penetrazione, per
un concetto di ripresa e sviluppo che sia totalmente diverso e che parta da una redistribuzione delle
possibilità decisionali, delle ricchezze e dei diritti, dalla valorizzazione dell’ambiente e del territorio.
Coordinamento Anticapitalista Versiliese

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