Il Colombo occupato risponde con fermezza agli assessori che parlano di sgombero


In risposta alle dichiarazioni degli assessori Regoli e Rossetti, l’assemblea del Colombo Occupato vuole esprime la propria posizione: una posizione chiara e decisa rispetto alle varie tesi di sgombero e soprattutto in merito alla grave situazione sociale legata a crisi e casa presente sul nostro territorio. Rispetto al modo con cui è stata affrontata l’ipotesi sgombero del Colombo sui giornali vorremmo chiarire che non ammettiamo che i dibattiti sul nostro futuro (come donne/uomini e cittadini/e) vengano fatti sopra la nostra testa: non è accettabile in alcun modo che si parli di sgombero senza aver prima trovato (o almeno cercato di trovare) alternative umanamente accettabili (e condivise) con chi – ormai da anni – vive sulla propria pelle la crisi e, nello specifico, il dramma di essere sbattuto da un giorno all’altro in auto o per strada. Ciò che emerge dallo scambio di battute a mezzo stampa tra l’ass.Regoli e l’ass.Rossetti è il tentativo – anche un po’ impacciato – di voler passare la palla all’interno delle varie competenze territoriali (Comune e Provincia) che denota difficoltà e imbarazzo nella ricerca delle soluzioni. Noi abbiamo ascoltato le promesse di soluzione da parte del allora futuro sindaco e delle istituzioni. Ora vogliamo i fatti. La nostra lotta è la stessa che conducono in Italia migliaia di persone per un inviolabile diritto, quello all’abitare, e più volte abbiamo dichiarato la nostra volontà di andare oltre l’attuale situazione abitativa ma lo faremo solo davanti a fatti concreti e non a promesse fumose. Inoltre vogliamo nuovamente respingere l’insensato tentativo di mettere il diritto allo studio degli studenti contro al diritto alla casa di noi occupanti. Alcuni degli occupanti condividono da anni, anche se indirettamente, gli spazi con gli studenti e mai ci sono stati problemi in tal senso. Vorremmo far notare soprattutto che le istituzioni non hanno mai fatto né detto qualcosa in merito, facendo la politica dello struzzo fino a che la questione non gli è esplosa in mano. Per tutta l’estate (come ormai da più di un anno ) – e questo il punto che ci interessa di più – noi, insieme allo Sportello Casa e alla Brigata Antisfratto, abbiamo continuato a fare lavoro sociale e politico contro sgomberi, abbandono di spazi (vedi pronto soccorso abitativo al Varignano) e per il diritto all’abitare, mentre da parte della politica abbiamo visto un dibattito incentrato su poltrone, consigli di amministrazione e partecipate (Gaia, Fondazione, Presidenza Consiglio Comunale) senza che mai nessuno abbia nuovamente affrontato con decisione i problemi veri che attanagliano noi e la nostra città: casa, sociale, salute, lavoro, ambiente e scuola. Noi abbiamo capito che l’opposizione sociale alle politiche di svendita dei territori e dei diritti non può arrivare dalle istituzioni. Essa può solo nascere dalla lotta dei cittadini e di chi ha pagato e sta pagando i costi della crisi. Noi ripartiamo da questa consapevolezza che porteremo all’interno dei prossimi appuntamenti locali che sfoceranno nell’appuntamento nazionale per il diritto alla casa e dei beni comuni del 10 ottobre.

Assemblea del Colombo Occupato
Brigata Sociale Antisfratto
Unione inquilini Viareggio

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