Facinorosi interrompono il consiglio comunale a Camaiore. Si preparano esposti e denunce.

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Una quindicina di facinorosi ha tentato di aggredire alcuni consiglieri comunali dopo essere entrati in modo incivile nella sala del consiglio comunale di Camaiore. La bagarre scoppiata a Camaiore, lo scorso 7 settembre, merita una condanna ferma e netta. In momenti difficili come questi; dove in varie parti del paese rialzano la testa forme pericolose di squadrismo e dove il razzismo più o meno strisciante trova sponde nei media e in alcune forze politiche irresponsabili; occorre contrastare sul nascere ogni fenomeno di intolleranza e xenofobia sia anche esso solo di pancia.

Non protestavano per avere stipendi migliori o per il diritto alla casa o alla salute per se e i propri figli. Non protestavano per i propri diritti ma per negargli ad altri. Protestavano contro la possibilità, tra l’altro inesistente, che dei profughi, che fuggono da guerre e fame, possano trovare solidarietà e accoglienza nel comune di Camaiore. Una protesta figlia di ignoranza ed egoismo che non deve trovare cittadinanza alcuna.

Se a protestare fossero stati degli studenti, dei disoccupati o dei giovani dei centri sociali avremmo assistito a titoloni sui giornali e forse sarebbe intervenuta la DIGOS. Per molto meno in Versilia, abbiamo assistito, in passato, a perquisizioni e processi durati anni contro giovani colpevoli di avere preso parola, eppure con il permesso, in consigli comunali. Ci chiediamo cosa farà adesso la magistratura? Interverrà a vedere se sono stati compiuti dei reati o lascerà correre?

Senza cadere nel becero giustizialismo, ricordiamo che esiste l’obbligatorietà dell’azione penale. Ipotesi di reato se ne intravede diverse come quella di ‘interruzione di pubblico servizio art 340 del C.P. come quella di minaccia ad un corpo politico art. 338 e art 339 del C.P., come quella di minaccia art 612 del C.P. oltre naturalmente alle aggravanti del concorso con più persone art.110 e art.112 del C.P..

Chi invoca la legalità e l’ordine, specie a destra, può essere accontentato. Non sappiamo se poi qualche consigliere comunale deciderà di esporre querele per altri reati ma secondo noi ci sono tutti gli estremi perché sia aperto un fascicolo alla Procura della Repubblica. Alcuni cittadini antifascisti ci hanno annunciato che potrebero presentare un esposto per sollecitare la procura.

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