COBAS: Quale futuro per le lavoratrici degli appalti di pulizie nelle scuole?

Quale futuro per le lavoratrici degli appalti di pulizie nelle scuole?

Con l’inizio del nuovo anno scolastico emergono ancora una volta le criticità, ormai croniche, negli appalti di pulizia degli edifici scolastici. Com’è noto, i tagli operati con l’ultima gara Consip (in scadenza a dicembre 2017) hanno portato ad un drastico taglio delle ore di lavoro, con gravi conseguenze sia per gli addetti al servizio che per l’igiene dei plessi scolastici.

Molte lavoratrici hanno accumulato in questi anni tantissime ore di banca ore in negativo, che secondo il piano ministeriale dovevano smaltire con le opere di decoro e ripristino degli edifici scolastici, cioè attraverso il cosiddetto progetto “scuole belle”. Il problema è che nella provincia di Lucca i fondi stanziati o effettivamente utilizzati dalle scuole sono stati pochissimi e temiamo che nei prossimi mesi avvenga lo stesso. Ed in conseguenza di ciò, le aziende appaltatrici minacciano di rivalersi sul tfr e la tredicesima delle lavoratrici. Tutto ciò è inaccettabile. Queste lavoratrici da anni subiscono una flessibilizzazione selvaggia, con stipendi bassissimi e sotto il continuo ricatto delle ore da smaltire. È necessario che le istituzioni pubbliche, il provveditorato agli studi in primis, si faccia carico di questa situazione e si adoperi per ricercare una soluzione che garantisca il reddito dei lavoratori.

Inoltre a breve verrà bandita una nuova gara d’appalto “ponte” che durerà dal 1 gennaio al 31 agosto, per poi permettere una nuova gara d’appalto a settembre 2018 di durata triennale. È di fondamentale importanza che venga garantita la continuità lavorativa di tutti gli addetti al servizio con l’inserimento di clausole sociali nel bando di gara, ma che sopratutto vengano stanziati fondi sufficienti a garantire il monte orario contrattuale di ciascun lavoratore e di conseguenza una corretta igienizzazione e sanificazione delle scuole.

Da tutta questa vicenda, in conclusione, emerge chiaramente a nostro avviso come il sistema degli appalti non funzioni: mentre vengono garantiti i profitti delle cooperative e delle società appaltatrici, le condizioni lavorative e i servizi al cittadino subiscono un pesante peggioramento. L’unica vera soluzione è internalizzare nuovamente questi servizi, sia per la dignità del lavoro che per usufruire di servizi efficienti. Come confederazione Cobas, metteremo nei prossimi mesi tutte le energie necessarie affinché questo obiettivo venga raggiunto.

Cobas lavoro privato Versilia

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