La Curva Est Viareggio fa un bilancio della stagione

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Eccoci qui, giunti alla fine di una stagione lunghissima.
Abbiamo aspettato qualche ora prima di esternare le nostre sensazioni perché la cocente delusione di gara5 la sentiamo ancora, e la sentiremo ancora a lungo, ma ci sembrava giusto dire (più di) due parole su questi 8 mesi.
Partiamo dalle note più positive: noi.
Il progetto Curva Est prosegue e prosegue alla grande: nonostante crescenti repressioni, ingiuste diffide e mugugni dello stesso pubblico viareggino.
L’aver fatto crescere così tanto questo progetto ci rende orgogliosi, in alcuni momenti è stata dura ma non abbiamo mollato e abbiamo raggiunto un primo obiettivo testimoniato dal crescente numero di persone che ha deciso di seguirci: lo abbiamo fatto tifando costantemente in casa come in trasferta con coreografie e striscioni autoprodotti, lo abbiamo fatto rimanendo coerenti e dicendo sempre la nostra anche quando questo ha portato ad assumere posizioni critiche ma che non sono mai state gratuitamente polemiche e lo abbiamo fatto ricordando bene i valori della città di Viareggio rifiutando ogni forma di xenofobia e razzismo.
È stato veramente bello vedere nuovi e vecchi amici di letteralmente ogni età, dai “mini ultras” agli anziani, unirsi con l’unico obiettivo di essere il sesto uomo in pista e di portare la squadra ad andare oltre i propri limiti.
Veniamo ora proprio alla squadra: il modo in cui hanno affrontato i playoff è stato a tratti commovente e, anche se non possiamo che ringraziare il mister ed i ragazzi per aver dato tutto, non possiamo non sottolineare come il livello a cui la squadra si è espressa in postseason non fa che aumentare ancora di più il rammarico per una stagione ha vissuto di troppi alti e bassi sia in regular season che in WSECup: l’eliminazione ai quarti nella competizione europea, complice un vero e proprio suicidio sportivo nella gara di andata, rappresenta purtroppo l’ennesima occasione persa per portare a casa una coppa che sembrava assolutamente alla nostra portata (di fatto era il vero obiettivo stagionale).
Perché anche se NOI ci saremo sempre, al contrario di qualcuno che prima della finale non sapeva nemmeno dove fosse il palazzetto, è anche vero che questa squadra o meglio, questa Città, merita di più: merita di non vedere più paesellanti vari cantare “non vincete mai”, merita di avere un ruolo di primo piano non solo in Italia ma anche in Europa e soprattutto merita di non vivere nell’angoscia di sapere se l’anno prossimo ci sarà una squadra o meno.
E qui veniamo a quella che, per noi, è la nota dolente: siamo al 3 giugno e non si sa ancora cosa ne sarà di questo Centro. 
Smantellamento? Ridimensionamento? Rivoluzione? 
Non sappiamo se il nostro Capitano smetterà di giocare, non sappiamo chi partirà e non siamo nemmeno sicuri di chi resterà. Perché dobbiamo sempre ritrovarci in questa situazione? Non può essere solo per via del Torneo perché tante altre squadre molto meno attrezzate di noi hanno già fatto mercato per la prossima stagione e magari anche per quella dopo, mentre noi vaghiamo ancora al buio.
Comprendiamo perfettamente che l’acquisto del Palazzetto comporti uno sforzo non indifferente ma è proprio in queste situazioni che servirebbe una miglior programmazione che guardi non al domani, ma al dopodomani invece che continuare a navigare a vista con campagne acquisti improvvisate.
La programmazione non può che passare da un miglior utilizzo dei social network, siamo nel 2019 e rappresentano un aspetto fondamentale per qualsiasi società sportiva, e soprattutto per un maggior coinvolgimento della città (due cartelloni per le vie o nei bar con le date delle partite no eh?) Che non si limiti solo al periodo dei playoff ma anche e soprattutto in quei periodi dell’anno in cui il palazzetto è fisiologicamente meno gremito.
Chiudiamo ribadendo che meritiamo più chiarezza da chi comanda questa società ed ha in mano le sorti della nostra passione.

Curva Est Viareggio “Lele & Simone”
Oltre il cinquantesimo !!!
Diffidati presenti !!!

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