Indignazione per una sentenza vergognosa sulla strage. Un centinaio davanti alla stazione con lo striscione “Stato Assassino.” Ma la lotta continua!!!

Quella di venerdì 8 gennaio è stata una lunga e interminabile giornata iniziata a Roma nelle aule del tribunale, dove è stata emessa la sentenza di cassazione, proseguita coi commenti di rabbia sui social, con le immagini di dolore sui telegiornali, con la protesta spontanea davanti alla stazione e destinata a proseguire in eterno nei cuori e nelle menti di quasi tutti i i viareggini. Stanotte c’è chi non dorme, e non può dormire, perché è stata oltraggiata la memoria di 32 vittime innocenti, perché si è colpito al cuore una comunità, perché si è deriso chi ancora, magari ingenuamente, credeva nella giustizia e perché, per l’ennesima volta, il potere ha assolto i suoi servitori continuando nella lunga serie delle stragi di stato impunite.

Moltissimi sono stati i commenti di indignazione di forze politiche e sociali e qui sotto ne riporteremo alcune. Quasi tutte hanno usato parole forti come sentenza infame, vile, iniqua, vigliacca, ma potete trovate voi un altro aggettivo tanto il senso non cambia. Come non cambia il dolore, il senso di impotenza e la rabbia che un’ intera città si è ritrovata a vivere, come se quel vagone bomba fosse scoppiato nuovamente e come se nuovamente 32 persone innocenti morissero di nuovo. Abbiamo negli occhi le immagini del dolore straziante di Daniela Rombi che urla con il suo coraggio di madre. Abbiamo negli occhi la sofferenza di Marco Piagentini, che ha visto morire la moglie e due figli piccoli e che dopo anche tante sofferenze fisiche ha provato a ricostruire una vita per se e l’altro suo piccolo. Abbiamo negli occhi anche la compostezza di Riccardo Antonini, che ha perso il posto di lavoro per avere osato schierarsi dalla parte delle vittime come perito e non dalla parte del padrone Moretti. Abbiamo negli occhi l’attesa spasmodica di una città che dopo ben dodici anni di sacrifici e lotte vede rovesciare ben due sentenze di condanna. “Una sentenza, quella della cassazione, che offende ma non sorprende” è stato detto al presidio improvvisato alla stazione, che ha visto più di un centinaio di persone radunatesi con un passa parole un paio di ore prima e che hanno esposto uno striscione esplicito: “STATO ASSASSINO!”

Vogliamo ricordare qui i nomi delle vittime perché quelle vittime non erano solo numeri ma persone reali con sogni e speranze. I numeri possono andare bene per i profitti non per le vite.

Mohammed Ayad (51), Aziza Aboutalib (46), Hamza Ayad (17), Iman Ayad (3), Nadia Bernacchi (59), Claudio Bonuccelli (60), Abdellatif Boumalhaf (34), Nouredine Boumalhaf (29), Rosario Campo (42),Maria Luisa Carmazzi (49), Andrea Falorni (50), Alessandro Farnocchia (45), Antonio Farnocchia (51), Marina Galano (45), Ana Habic (42), Mario Pucci (90), Elena Iacopini (32), Federico Battistini (32), Emanuela Milazzo (63), Mauro Iacopini (60), Magdalena Cruz Ruiz Oliva (40), Ilaria Mazzoni (36), Michela Mazzoni (33), Emanuela Menichetti (21), Stefania Maccioni (40), Luca Piagentini (5), Lorenzo Piagentini (2), Rachid Moussafar (25), Sara Orsi (24),Roberta Calzoni (54), Elisabeth Silva (36), Angela Monelli (69)

Purtroppo, però, chi mette il profitto davanti alle vite, oggi, ha vinto. Così che questi 32 nomi vanno aggiungersi alle 150 della Moby Prince e a quelli di tutte le stragi di stato impunite. Da Ustica a Piazza Fontana solo per citarne alcune. Nelle prossime ore l’associazione Il Mondo che Vorrei organizzerà una conferenza stampa e poi partiranno nuove lotte e mobilitazioni. Ieri alcuni cittadini si sono uniti ai militanti della sinistra di classe dando una prima risposta con presidio davanti alla stazione dove si sono susseguiti diversi interventi. Repubblica Viareggina, che subito dopo la sentenza ha attaccato diversi striscioni in città contro Mauro Moretti, ha detto: “Sentenza indegna che fa accapponare la pelle ma che non ci stupisce visto i rapporti che intercorrono tra politica, magistratura e impresa in questo marcio paese. HANNO UCCISO DI NUOVO I NOSTRI 32 CONCITTADINI!!! Siamo vicini al dolore dei familiari della strage. Ribadiamo la nostra disponibilità a mobilitarsi in ogni forma. Per noi Moretti e banda restano colpevoli a prescindere da questa sentenza faziosa.” Durissima anche Rifondazione Comunista federazione della Versilia che tuona:“Un vecchio detto dice che le sentenze si rispettano. Questa no. Non rispettiamo la prescrizione per l’omicidio di 32 persone, bruciate vive dal disastro ferroviario del 29 Giugno 2009, causato dal deragliamento e la rottura di un treno carico di GPL, che si poteva e si doveva evitare. Non rispettiamo l’offesa alla città, ai morti, ai familiari delle vittime, ai lavoratori delle ferrovie, che si vedono negata persino l’aggravante di incidente sul lavoro. Non rispettiamo quell’intreccio di potere economico e convenienze politiche che ha consegnato a Mauro Moretti una brillante carriera ai vertici delle aziende statali negli anni che hanno seguito la strage, e che ha ridotto al silenzio gran parte delle istituzioni del nostro paese. In attesa della pubblicazione del dispositivo e delle motivazioni della sentenza, esprimiamo la nostra massima vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e a tutta la Città di Viareggio. Non finisce qui.” Potere al Popolo della Versilia rincara la dose “SENTENZA IGNOBILE! UCCISI PER UNA SECONDA VOLTA I NOSTRI CARI. Omicidio prescritto, cade l’aggravante dell’incidente sul lavoro. Rinvio in appello per la rideterminazione delle pene per disastro ferroviario ma anche per i profili di colpa degli ex AD di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e Michele Mario Elia. Il potere si autoassolve dalle sue responsabilità oggettive rispetto ai tagli alla sicurezza in nome del profitto. IMPUNITA’ DI STATO INACCETTABILE. Totale e profonda solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime!” Sulle stesse frequenze Il Cantiere Sociale Versiliese che definisce il tutto “VERGOGNA DI STATO” La sentenza di Cassazione che in sostanza annulla le condanne comminate in Appello ai vertici di Treni Italia, Moretti in primis, genera rabbia e disgusto. Ancora una volta la città di Viareggio è stata ferita al cuore da questa sentenza. Ancora una volta lo Stato ha detto a chiare lettere che il profitto vale più della vita delle persone. Il Cantiere Sociale Versiliese esprime tutta la sua vicinanza e solidarietà ai familiari delle 32 vittime della strage del 29 giugno. VIAREGGIO NON DIMENTICA. L’Officina “Dada Boom” scrive: “La sentenza emessa dalla corte di cassazione di rinviare, nuovamente, alla corte d’appello Mauro Moretti e gli altri imputati della strage ferroviaria del 29 giugno, offende profondamente il senso di giustizia di ogni persona coscienziosa. Si tratta di una decisione di autoassoluzione da parte del potere che critichiamo fermamente. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai familiari della strage e continuiamo a chiedere giustizia per Viareggio.” Anche Non Una di Meno Viareggio pretende giustizia ed esprime la sua più totale solidarietà ai familiari delle vittime della strage del 29 giugno, dicendo “saremo con voi sempre. Con la vergognosa sentenza di oggi le 32 vittime sono state uccise di nuovo,e nella completa assenza dell’amministrazione comunale. Viareggio pretende giustizia.” Sinistra Italiana interviene a livello regionale manifestando stupore e sdegno. “Leggiamo con grande stupore e sdegno la notizia relativa alla sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato definitivamente prescritti gli omicidi colposi per la strage ferroviaria avvenuta nella stazione di Viareggio il 29 giugno 2009, con l’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro. Non è possibile che ancora una volta non sia fatta giustizia su un fatto criminoso e gravissimo che ha provocato la morte di ben 32 persone e distrutto quasi metà del quartiere in cui si colloca Via Ponchielli. Come si può accettare l’affermazione che non siano state violate le norme sulla sicurezza del lavoro quando si spezza la sala montante delle ruote con l’assile della cisterna a pieno carico di gas propano liquido? Chi avrebbe dovuto controllare preventivamente? Abbiamo assistito invece alla promozione ad altro prestigioso incarico dell’Ad Mauro Moretti allora responsabile delle Ferrovie di Stato. Non possiamo dimenticare cosa è accaduto in quei momenti, la paura provato di fronte al fuoco che dilagava dai binari della ferrovia. Abbiamo ancora davanti agli occhi l’immagine delle persone terrorizzate che fuggivano dalle case e quel povero extra comunitario preso in pieno dalle fiamme nella piazzetta dove per tanto tempo è rimasta la traccia di quel corpo incenerito. Abbiamo ancora l’orrore nella memoria, nei ricordi. Non possiamo dimenticare. Si Toscana sarà al fianco dell’associazione dei familiari delle vittime per ogni altra iniziativa che si potrà intraprendere oltre continuare a seguire le vicende giudiziarie rimaste ancora in essere. Non si può accettare tutto questo.” Il Partito Comunista dei Lavoratori parla di giustizia borghese. “La democrazia borghese (come la sua giustizia) sono solo una sovrastruttura. Quando non servono più gli interessi dei padroni, possono essere cancellate”. Vergogna, vergogna, vergogna… 32 morti assassinati dalle logiche del profitto e dei suoi gregari, Moretti in primis, non possono essere prescritti. Il governo italiano deve rispondere di tutti questi morti e stragi: Viareggio, amianto, Moby Prince, Thyssen Krupp e molte altre. VERITA’ E GIUSTIZIA, SICUREZZA E DIGNITA’, non smetteremo di lottare per averle… e per inchiodare alle loro responsabilità le “persone” che hanno permesso che questo avvenisse. Domani è prevista una conferenza stampa con gli avvocati dei parenti delle vittime.” Sulla vicenda interviene anche il sindacato ASIA USB “Siamo profondamente indignati per una sentenza schifosa che permetterà a degli assassini di farla franca. Una giustizia di classe che difende e assolve chi ha messo il profitto davanti alla vita delle persone, non ci piace. La sentenza emessa dalla cassazione sulla strage di Viareggio non può in alcun modo essere accettata.” Tommaso Fattori ex candidato a presidente della regione Toscana sul suo profilo facebbok posts: “Sono addolorato, e francamente esterrefatto, per la sentenza della Corte di Cassazione sulla strage di Viareggio in cui persero la vita 32 persone: niente più omicidio colposo plurimo, che viene prescritto, così come scompare l’aggravante dell’incidente sul lavoro. Resta poco e nulla dei pronunciamenti della magistratura di primo e di secondo grado: solamente il disastro ferroviario. E il processo d’appello dovrà essere rifatto. Grazie alla prescrizione e agli altri dispositivi della sentenza, sfumano le colpe e le responsabilità di figure potenti al verice di Fs, Rfi e Trenitalia, in primis Mauro Moretti. Quello che a proposito della strage parlò, senza alcun pudore, di ‘spiacevolissimo episodio’. Ancora una volta è legittimo dubitare che la giustizia sia uguale per tutti. Il dolore per questa sentenza, che ribalta le decisioni dei precedenti gradi di giudizio, si somma alla vergogna per il comportamento tenuto dalle istituzioni. Istituzioni che hanno permesso che il ferroviere Riccardo Antonini venisse licenziato, in quanto consulente dei parenti delle vittime. L’allora Presidente della Repubblica Napolitano in persona insignì l’imputato Mauro Moretti, al tempo ancora AD delle Ferrovie, del titolo di Cavaliere della Repubblica. E Matteo Renzi, da Presidente del Consiglio, promosse lo stesso Moretti a capo di Finmeccanica-Leonardo, poi transitato al vertice dorato della Fondazione delle Ferrovie italiane. Nè la strage di Viareggio è mai diventata strage di Stato, perché lo Stato ha rifiutato di costituirsi parte civile. Questa è una giornata triste, non solo per i familiari delle vittime, da sempre determinati nel perseguire verità e giustizia, ma per tutto il Paese.” Tantissimi i commenti sui social di singoli associazioni e gruppi concludiamo con quello dei tifosi viareggini che seguono l’hockey, qualcuno presente davanti alla stazione. Ecco il Comunicato della Curva est Viareggio Lele e Simo “Lo avevamo anticipato qualche settimana fa in un post in previsione della sentenza del processo sulla strage di Viareggio ma quello che e’avvenuto a Roma in Corte di Cassazione oggi supera orribilmente anche inimmaginabile . Una sostanziale impunità per i maggiori responsabili di Ferrovie dello stato (condannati in precedenza) cioè Moretti e Elia che venendo a mancare l’aggravante di incidente sul lavoro vedono andare in prescrizione il reato di omicidio colposo. C’e’ inoltre il rinvio a nuovo processo rispetto al reato in parte riconosciuto ma assai minore di disastro ferroviario che probabilmente verrà nuovamente ridimensionato nelle condanne. Lo stato come e’sempre accaduto nel nostro paese assolve potenti e potentati. 32 vittime non hanno e forse non avranno responsabili reali. Allo sdegno deve ora sostituirsi mobilitazione, rabbia e solidarietà. Le nostre vite varranno sempre più dei loro profitti. Sempre al fianco dei famigliari delle vittime della strage di Viareggio ieri oggi e domani.”

La lotta continua ….

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