Poco più o poco meno saranno 400 metri quelli che dividono il viale Cadorna, che attraversa un parte della pineta di Ponente, e via Giacomo Puccini dove si trova l’hotel Principe di Piemonte. Quattrocento metri in cui si racchiudono le contraddizioni del nostro tempo da cui anche la nostra città non è esente. In questi 400 metri, in queste ore, stanno poliziotti, americani e spacciatori. I poliziotti in forza non stanno per arrestare gli spacciatori “extracomunitari”* ma per proteggere gli altri “extracomunitari”* quelli che portano bombe e hamburger in giro per il pianeta. Gli spacciatori che ci sia tutta questa polizia nemmeno se ne sono accorti e continuano indisturbati a vendere droga nei punti noti a tutti come avveniva nei giorni e negli anni precedenti. Le forze di polizia tanto invocate da chi ha deliri securitari ci sono ma non per contrastare il crimine e difendere i deboli ma per difendere i potenti e i prepotenti della terra che sono alla base di ogni crimine.
A Lucca, lunedì 10 e martedì 11 aprile, si terrà il G7, un summit, dove le potenze imperialiste decideranno come perpetrare ancora sfruttamento, devastazioni ambientali, guerre di rapina, e violenze di ogni genere. La delegazione americana, responsabile degli ultimi missili lanciati sulla Siria, è alloggiata al Principe di Piemonte a Viareggio. Davanti a questo grande hotel sta l’ex centro congressi “il principino” chiuso per la crisi economica e per l’incapacità di chi amministra la città. Ieri, domenica 9 maggio, una cinquantina di compagne e compagni appartenenti a varie realtà sociali e anticapitaliste si sono presentati per un volantinaggio tra lo stupore della maggioranza della gente che guardava inebetita dai bar della passeggiata, anestetizzata dalle molte droghe illegali e legali (cocaina e televisone, pasticche e gratta e vinci) che questa società ci propina. Finita la breve protesta, e tramontato il sole, in quei 400 metri sono rimasti solo poliziotti, americani e spacciatori. Nessun fascista presente, nemmeno il pomeriggio. I valorosi uomini della destra sovranista, che inneggiano alla patria, che rivendicano la giustezza di avere difeso il regime mussoliniano dall’invasione americana, ancora una volta erano latitanti. E mentre il governo Gentiloni ci conferma quello che il nostro paese è da ormai più di settanta anni: una colonia. Loro tacciono. Troppo ardire sarebbe stato far sentire una voce contro l’imperialismo americano. Qualcuno avrà pensato saranno impegnati nelle pinete a fare qualche ronda contro gli spacciatori. No signori nemmeno quello! Stanno, come ormai avviene da tempo, solo davanti alla tastiera a pontificare incapaci di agire e funzionali, come chi vende droga che anestetizza il cervello, al sistema. Non esiste più nemmeno la destra di una volta. Ormai son tutti legaioli.
Prossime guerre e sciagure all’orizzonte ma solo chi è coerentemente anticapitalista e internazionalista lo comprende e può provare a contrastarle non chi difende patrie indefinite che alle volte si chiamano Europa Cristiana, alle volte Padania, alle volte Italia a secondo della convenienza opportunistica. Con quale credibilità ancora i vari Salvini, Meloni, Alemanno e Casa Pound potranno inneggiare a Trump e magari a Putin contemporaneamente?
Dove sono quelli che inneggiano alla patria, che rivendicano con orgoglio la sovranità e la legalità? Dove sono quelli che invocano ronde e più polizia? Come al solito davanti allo schermo. Ancora una volta in questa città l’unica voce fuori dal coro è quella anticapitalista delle compagne e dei compagni.
Se qualcuno non ha capito cosa sia la guerra pensando che sia un videogame o l’ultimo film di Silvester Stallone farebbe bene ad aprire la mente. La guerra è quello stato di cose permanenti che impedisce il sorgere di un mondo nuovo. Al suo apice la guerra è un missile che costa centinaia di migliaia di dollari, lanciato da un aereo che costa decine di milioni, e che vola con il costo di altre migliaia di dollari all’ora, per uccidere gente che vive con meno di un dollaro al giorno.
I fascisti del terzo millennio continueranno a stare dietro le tastiere perché questo vuole il capitale, gli spacciatori a spacciare nelle pinete perché questo,vuole il capitale le forze di polizia a proteggere i prepotenti del mondo perché questo vuole il capitale , i prepotenti a giocare alla guerra perché questo vuole il capitale, le masse inebetite a non capire cosa succede perché questo vuole il capitale e noi con la nostra rabbia e umana frustrazione a spiegare che un altro mondo è possibile e necessario, un mondo contro il capitale.
* extracomunitario: persona che non fa parte della comunità europeaa