Presidio al “Versilia”, del Comitato Sanità Pubblica, in difesa dell’ospedale

Da un po di tempo è attivo in Versila il “Comitato Sanità Pubblica Versilia contro lo smantellamento dell’ospedale unico e dei servizi territoriali.” Il comitato è composto da lavoratrici e lavoratori, cittadini e utenti della Versilia che si vogliono battere per difendere un diritto sacrosanto come quello della salute pubblica garantito dalla carta costituzionale. Per questi motivi il comitato ha promosso stamane lunedì 19 gennaio un presidio davanti all’entrata del nosocomio di Lido di Camaiore dove sono stati distribuiti un migliaio di volantini e dove è stato spiegato alle persone cosa ci attende per colpa della legge regionale n°84 del 28 dicembre 2015 e fortemente voluta da quell’Enrico Rossi che parla bene e razzola male. Rossi che parla di sociale e difesa del bene comune poi mostra tutta la sua ipocrisia e incoerenza con una legge che di fatto accorpa le dodici ASL toscane in sole tre nuove grandi grandi aziende USL.

L’Ospedale unico della Versilia nato, già, dall’accorpamento di quattro vecchi ospedali, ha subito nel corso degli anni, già, un ridimensionato scendendo dai 650 posti letti del 2002 ai meno dei 300 di oggi. Chirurgia è stata dimezzata e altri reparti come cardiologia e otorino sono a rischio chiusura. Servizi importanti come il centro trasfusionale sono andati altrove. I tempi di lista d’attesa per una visita sono notevolmente aumentati. A tutto questo vanno aggiunti i tagli al personale in un numero già carente. Il comitato oltre a denunciare tutto questo invita alla mobilitazione. Si legge nel volantino: “Solo se ci spendiamo in prima persona e diventiamo artefici del nostro destino, possiamo contrastare questo terribile processo di distruzione della sanità pubblica.”

Il presidio è stato, quindi, solo il primo di una lunga serie di appuntamenti che di un percorso importante per la difesa di un bene pubblico di prima necessità.

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