Cinema “Mario Monicelli”


Abbiamo tutte/i il dolore nel cuore per la morte di un grande artista, per la morte del migliore regista cinematografico italiano, di un uomo onesto e coraggioso, schietto e lucido. Mario Monicelli è uscito di scena mostrando ancora una volta la grandezza dell’uomo. Persino in questo suo ultimo gesto ci ha dato una dimostrazione di coerenza. Ogni uomo dovrebbe avere il diritto di scegliere come terminare la propria vita, di come porre fine alle proprie sofferenze. I reazionari di questo paese con leggi assurde e bigotte ce lo impediscono. Avremo modo di riammirare i suoi film e di ricordare le sue parole sferzanti contro il potere perché la sua arte rimarrà viva.
Il maestro Monicelli spesso diceva: “Una cosa è mancata all’Italia, la rivoluzione.” L’auspicava e in tempi come questi dove gli intellettuali, veri o presunti, si prostituiscono o si rinchiudono pigri nelle loro stanze il maestro continuava a cercare il contatto con il suo popolo.
Amava la cultura e sapeva che senza quella un popolo è perduto. In un giorno storico per il paese; dove il governo affossa definitivamente l’università pubblica e dove migliaia di studenti rispondono scendendo in piazza; abbiamo deciso di compiere un azione simbolica per noi significativa. Ci siamo presentati davanti al “cinema centrale”; da oltre un anno inspiegabilmente chiuso, per volontà del clero (proprietari) e incapacità dell’amministrazione comunale; e abbiamo esposto uno striscione con scritto: “Cinema Mario Monicelli”. Chiediamo pubblicamente la riapertura di questo cinema e che sia intitolato al nostro grande concittadino Mario Monicelli.

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