Assassinato Vittorio Arrigoni


Vittorio Arrigoni, il noto attivista italiano di Peace Reporter e Manifesto, che viveva a Gaza ormai da anni, è stato rapito e ucciso da un presunto gruppo salafita, denominatosi “Hisham as-Su’eidani”. Ancora non sono chiare le circostanze del suo omicidio, unica cosa certa è che un uomo generoso e leale, amico del popolo palestinese è stato barbaramente assassinato. Appresa la notizia del suo rapimento molti attivisti italiani hanno lanciato appelli per la sua liberazione. Moltissimi sono stati gli appelli lanciati dai palestinesi, non solo laici ma anche islamici, che conoscevano e apprezzavano la dedizione con cui Vittorio Arrigoni si dedicava alla causa dei diritti del popolo palestinese. Purtroppo questi appelli sono caduti nel vuoto. Vittorio Arrigoni da sempre osteggiato dal governo israeliano, che non tollera le attività della fredoom flottilia, era stato in passato minacciato dai sionisti. Vittorio Arrigoni, infatti, oltre ad essere un giornalista che forniva informazioni al mondo intero sulle condizioni in cui è costretta a vivere la popolazione di Gaza, era un sostenitore della fredoom flottilia. Le autorità di Gaza, Hamas in testa, da tempo combattono contro l’infiltrazione di elementi salafiti nella striscia di Gaza. Allo stato attuale delle cose non c’è dato di sapere se questi elementi sono realmente riconducibili ad una visione alquaedista o se sono piuttosto manovrati dal mossad, il potente servizio segreto israeliano. Di una cosa, però, siamo certi dell’inadeguatezza del ministero degli esteri italiani. La Farnesina ancora una volta ha mostrato la sua totale incapacità ad intervenire su di una vicenda cosi delicata ma del resto come avrebbe potuto fare altrimenti dato che il governo italiano non riconosce Hamas, la forza politica che governa a Gaza dopo aver vinto le elezioni. Il non riconoscere Hamas, forza politica sicuramente criticabile ma votata dalla maggioranza degli abitanti della striscia di Gaza, produce come unico risultato l’aumento di forze ancor più integraliste nella regione, assenti fino a pochi anni fa. Ancora una volta la politica estera di Berlusconi e Frattini mostra tutta la sua debolezza.
Noi oggi piangiamo il compagno Vittorio Arrigoni ma pensiamo che il modo migliore per ricordarlo sia già da domani quello di continuare a sostenere la causa del popolo palestinese. Oggi lo ricordiamo con le sue stesse parole.

RESTIAMO UMANI è l’adagio con cui firmavo i miei pezzi per il manifesto e per il blog ed è un invito a ricordarsi della natura dell’uomo, io non credo nei confini nelle barriere, nelle bandiere.Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia che è la famiglia umana.
VITTORIO ARRIGONI

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