Viareggio investita da cinque mobilitazioni in una settimana


Non succedeva da tempo che a Viareggio in pochi giorni ci fossero cosi tante mobilitazioni. La settimana che si è appena conclusa ci segnala un nuovo protagonismo di chi milita ed è stufo di sopportare una politica distante e incapace di dare risposte alla crisi. Sabato 1 ottobre sotto il municipio si è svolto dalle 18.30 alle 23.30 un presidio di senza casa e sfrattati che giudicano del tutto inadeguata la politica abitativa dell’amministrazione comunale. La mattina di martedì 4 ottobre all’ ex Rondinella dove è situata la cisterna della strage di Viareggio, che costò la vita a 32 persone, si è svolto un presidio a cui hanno partecipato centinaia di persone, in occasione della perizia, per chiedere verità e giustizia sulla strage ferroviaria. Mercoledì 5 sono stati i rom del campo di Torre del Lago, assieme all’associazione Berretti Bianchi, a protestare con un sit in sotto il municipio per la prossima chiusura del campo. Giovedì 6 l’assemblea viareggina verso il 15 ottobre ha effettuato un presidio sotto il municipio al quale hanno partecipato: lavoratori, studenti e precari per dire: “Noi il debito non lo paghiamo”. Oltre ad invitare a partecipare alla manifestazione internazionale del 15 a Roma sono state chieste le dimissioni del sindaco Lunardini. Venerdì 7 ad essere protagonisti sono stati gli studenti che nonostante il forte vento hanno percorso le strade di Viareggio con striscioni e musica per ribadire la loro contrarietà ai tagli e alla controriforma del ministro dell’ignoranza Gelmini. Cinque mobilitazioni in soli sette giorni senza considerare le assemblee sono il segnale che qualcosa si sta muovendo anche in città. Pensiamo che siamo solo all’inizio di una nuova stagione di lotta che salutiamo a pugno chiuso con tanto entusiasmo.

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