Il Tentativo di superare i confini territoriali e coordinare le lotte


Si sono svolte il 7 marzo a Viareggio e il 20 marzo a Carrara due riunioni che hanno visto presenti compagni di Lucca, Viareggio, Versilia, Massa e Carrara appartenenti a varie realtà come l’assemblea antifascsta antirazzista di Massa Carrara, il coordinamento anticapitalista versiliese e l’assemblea lucchese contro la crisi. Il documento che segue è il tentativo di sintetizzare la volontà di costruire una collaborazione politica tra realtà affini.

In ogni città, esistono realtà politiche piccole o grandi che, tenuto conto della differenze esistenti, possono annoverarsi fra coloro che mettono in discussione il modello economico-sociale attuale, il Capitalismo.
Alcune di queste realtà hanno evidenziato la necessità di provare a costruire una relazione politica, a partire da alcune esigenze condivise:
• In primo luogo la volontà di condividere esperienze di lotta: sempre più spesso ci si riduce alle dinamiche esclusivamente territoriali, perdendo di vista la dimensione globale e collettiva dell’incidere politico. In questo senso, la nascita di una collaborazione potrebbe semplicemente portare compagni di alcune realtà a sostenere iniziative, campagne e lotte delle altre città in modo da creare massa critica ma anche di mettere in relazione conoscenze e esperienze.
• In secondo luogo la volontà di condividere analisi e proposte: viviamo tutti sotto la cappa, spesso soffocante, del modello toscano che, presentandosi come un’esperienza politica innovativa, riproduce al contrario le medesime contraddizioni del sistema capitalistico, soltanto più edulcorate e quindi più digeribili ma altrettanto distruttive. Condividere l’analisi di questo modello nelle sue drammatiche conseguenze, significa provare a sperimentare strategie di conflitto condivise e quindi più efficaci.
• In terzo luogo la possibilità di realizzare campagne comuni: esistono specificità territoriali e politiche che ti portano a concretizzare il tuo lavoro su temi ben precisi, che quindi vengono approfonditi e sviscerati. Ciascuno di questi temi può, però, esser proposto in ogni singola realtà, creando una collaborazione fattiva: una realtà prepara una campagna, si documenta su essa e propone alle altre di farla propria. Le discussioni preliminari fin qui fatte, hanno portato a condividere, inoltre, la necessità di individuare alcuni temi ben precisi (equitalia, l’ambiente, la sanità) su cui provare a realizzare un primo esempio di collaborazione. Questo però con un approccio ben preciso. Innanzitutto partendo dall’idea di tornare a costruire un “contatto” con i soggetti sociali più direttamente colpiti dalla crisi e dalla fase capitalistica, sottraendoli in tal modo alla preoccupante propaganda populista della destra in ascesa. Secondariamente approcciandoci alla questione con l’idea di sottrarre alle leggi del mercato quei beni che riteniamo necessari alla soddisfazione dei nostri bisogni: demercificare significa sostenere la legittimità dell’uso gratuito di un bene, ma significa anche portare il soggetto sociale che contatti, a maturare coscienza e conoscenza sul tema in questione, ma anche nella visione complessiva della società. In terzo luogo, provando a evidenziare nella questione dello sfruttamento ambientale uno dei temin più incisivi dove ricostruire quella coscienza del pubblico, del diritto, della partecipazione. Infine provando a mantenere un rapporto virtuoso e proficuo con tutte quelle istanze conflittuali che emergono dai territori. Si è provato anche a ragionare di metodologia. L’ipotesi in piedi potrebbe essere quella che una realtà che ha costruito un lavoro su un determinato tema, possa presentare la campagna nell’altra città, per lanciarla anche qui. (Per provare a lanciare la campagna su Equitalia, i compagni massesi possono invitare quelli lucchesi a presentarla in modo da utilizzare le loro conoscenze
maturate sulla questione). Dal punto di vista metodologico si dovrà anche pensare a come formalizzare questa
collaborazione, se con un coordinamento, o più semplicemente con un livello più informale.

Assemblea Spazi Autogestiti Lucca
Assemblea Antifascista Antirazzista Massa Carrara
Coordinamento Anticapitalista Versiliese

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