Presidio e occupazione a Viareggio


In tutta Europa sono scesi in piazza milioni di lavoratori, precari e studenti per uno sciopero ampiamente riuscito. In Italia la polizia ha reagito nei soliti modi brutali e repressivi ma ci vorrà ben altro che qualche manganello per fermare una protesta che è destinata a crescere.
A Viareggio il Coordinamento Anticapitalista Versiliese (CAV) ha promosso un presidio militante a cui hanno nella centralissima via Battisti zona mercato distribuendo centinaia di volantini che spiegavano le ragioni della protesta (il testo del volantino è pubblicato qui sotto). La giornata si è conclusa con un’occupazione simbolica dell’ex caserma dei carabinieri in Piazza Mazzini, stabile lasciato in disuso da anni, per rivendicare la necessità di intervenire per risolvere il drammatico problema abitativo. Sono stati attaccati alcuni striscioni.

Contro l’Europa del capitale e delle banche per una rivoluzione sociale!!!

In Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Grecia, Malta e Cipro, oggi 14 novembre, in tanti stanno scioperando per dire no alle politiche del rigore e dell’austerità imposte dalla Banca Centrale Europea, la quale affama i popoli d’Europa e costringe milioni di persone a vivere nella miseria.
La crisi che viviamo è figlia del capitalismo ed è stata creata da finanzieri, banchieri e multinazionali. I costi della crisi vogliono però che a pagarli siano i lavoratori, i precari, gli studenti, i pensionati. Il debito è il loro debito e noi non dobbiamo pagarlo.
All’Europa del capitale che spende soldi in armamenti e che impone governi di burocrati e tecnocrati bisogna rispondere con un’Europa dei popoli che metta al centro la lotta e un nuovo internazionalismo rivoluzionario.

Siamo oggi in piazza
per dire no a Monti e alle sue politiche filo bancarie
per dire no al fiscal compact e al pareggio di bilancio in costituzione
per dire no ai tagli al sociale, alla sanità e alla scuola
per dire no a nuove spese militari (a che cazzo servono 150 nuovi F35?)
per dire no ai sindacati concertativi che accettano sempre le scelte padronali
per dire no alla politica spettacolo delle primarie e dei leader
per dire no al populismo di chi crede in un messia salvifico (che sia Renzi, Grillo o altro)
per dire si alla redistribuzione delle ricchezze
per dire si alla nazionalizzazione delle banche
per dire si alla nazionalizzazione della FIAT
per dire si all’inserimento di una patrimoniale, perché paghi chi non ha mai pagato
per costruire un nuova solidarietà internazionalista
per costruire l’uscita dal sistema capitalista

Lo sciopero internazionale del 14 novembre, per quanto insufficiente, è il primo passo per rispondere alla crisi imposta dai padroni. Serve una nuova stagione di lotte. La lezione che ci giunge dal popolo greco, ma anche da quelli sudamericani, e quella di resistere e non piegare la testa. Per questo sosterremo la lotta degli studenti contro il tentativo di smantellamento della scuola pubblica, la lotta degli sfrattati per il diritto alla casa, la lotta dei lavoratori per difendere il diritto al lavoro, la lotta degli ambientalisti che si oppongono alla devastazione ambientale (ILVA, TAV, inceneritori, rigassificatori, ecc..).In ogni lotta cerchiamo di portare la consapevolezza che la causa di ogni male è il sistema capitalista che fa si che le 10 persone più ricche del pianeta detengano l’80% delle ricchezze mondiali e che un miliardo di persone viva con meno di due dollari al giorno.
Coordinamento Anticapitalista Versiliese
Dada Viruz Project
Partito Comunista dei Lavoratori
Sinistra Critica
Spazio Antagonista di Resistenza Sociale

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