1 Maggio: No Austerità si Autorganizzazione


CONTRO LE POLITICHE DI AUSTERITY DEI PADRONI AUTO-ORGANIZZIAMOCI!
volantino distribuito a Carrara per il corteo del Primo Maggio
Lo scenario politico che si sta delineando negli ultimi giorni, con un governo di larghe intese, guidato da Enrico Letta, in assoluta continuità con il governo Monti e gli altri che lo hanno preceduto, non lascia sperare niente di buono per il mondo del lavoro e per le classi subalterne in generale. Non ci sono dubbi infatti, che il governo PD-PDL non farà altro che portare avanti le politiche di rigore introdotte dal governo Monti, scaricando i costi della crisi sulle classi meno abbienti. L’unico modo che può conoscere il capitale per cercare di mantenere i propri profitti è quello di riportare indietro le lancette della storia, cancellando le tutele e i diritti conquistati dai lavoratori in decenni di lotte, con salari sempre più miseri per chi ha ancora il “lusso” di avere un lavoro. Il risultato di anni di politiche liberiste sono sotto gli occhi di tutti: smantellamento dello stato sociale (pensioni, sanità, scuola), precarizzazione dei rapporti di lavoro, disoccupazione crescente e drastico ridimensionamento delle tutele dei lavoratori (articolo 18, contratti nazionali) solo per citare gli aspetti più evidenti. In questo contesto giocano un ruolo fondamentale di pacificazione e stemperamento de lle tensioni sociali i sindacati confederali, CGIL, CISL e UIL, ormai esclusivamente impegnati nell’amministrazione dell’esistente per mantenere minimi spazi di potere.
A fronte di tutto ciò crediamo fortemente che l’unica alternativa credibile possa venire dal basso, nell’auto-organizzazione delle vertenze e delle lotte dei lavoratori. Il ciclo di mobilitazioni portate avanti dai lavoratori della logistica a Piacenza e non solo, dimostrano come il conflitto dal basso sia l’unica strada realmente percorribile per la riappropriazione dei diritti e di condizioni di vita migliori. Anche a Viareggio, nel limite delle nostre forze, abbiamo attivato insieme ai COBAS uno “sportello lavoro” (aperto tutti i giovedì dalle 17.30 alle 19.30 presso il cantiere sociale Ex INAPLI via Belluomini), un servizio gratuito e autogestito dal basso per cercare di dare un punto di riferimento diverso a tutti i lavoratori che vivono sulla propria pelle le conseguenze della crisi. La situazione è sicuramente difficile: i pestaggi e i colpi di pistola sparati ad altezza d’uomo dai carabinieri contro i lavoratori che protestavano davanti alla sede dell’assemblea regionale siciliana, danno a nostro avviso la chiara idea di cosa ci attenderà nei prossimi mesi. Il padronato cerca di racimolare briciole di profitto con l’impoverimento e la privazione dei diritti, il nostro compito è quello di riuscire a dare una risposta sul terreno dell’auto-organizzazione e del conflitto.

Coordinamento Anticapitalista Versilese (CAV)

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