Borghezio fugge da Viareggio


Viareggio è antifascista e non poteva accettare la provocazione del nazista in camicia verde. Borghezio, solito seminare odio e veleno, è stato accolto da tanti giovani che lo hanno costretto a rinunciare immediatamente alle sue velleità di tenere un comizio demagogico. I pochi leghisti presenti, molti giunti da altre città, sono rimasti stupiti quando una sessantina di giovani è intervenuta in pineta per contestare questo razzista. Adesso si dirà che a Viareggio ci sono estremisti, che questa non è democrazia e tante altre fesserie simili. Qualche pennivendolo ha già iniziato a scrivere queste fregnacce e forse arriverà anche qualche denuncia, del resto la legge difende sempre e solo i potenti, ma chi è sceso in piazza aveva messo in conto entrambe le cose. Borghezio non doveva parlare e non ha parlato. Obbiettivo centrato. Dove sta scritto che democrazia è far parlare chiunque? Dove sta scritto che chi inneggia alla violenza contro i migranti, contro gli abitanti del Sud e i lavoratori possa continuare a farlo senza raccogliere ciò che esso semina?
Esiste in Italia e anche a Viareggio, nella società, una sinistra anticapitalista che non è rappresentata e non potrà essere rappresentata dai soliti partiti bolliti. Questa sinistra si autorganizza, mobilita e lotta questo può non piacere ai soliti noti ma questo è. In quanto alle ridicole dichiarazioni di Borghezio sull’uso di sassi e bastoni e già smentite dalla questura ci limitiamo ad affermare che il maiale è abituato a mentire e con coerenza lo ha fatto anche questa volta ma a Viareggio non si passa.
Le realtà di SARS, Caracol, Sinistra Critica, Coordinamento Anticapitalista non hanno bisogno di queste contestazioni per ricercare visibilità. Sono, infatti, tutte impegnate nella gestione di spazi sociali, nell’emergenza abitativa, nella costruzione di solidarietà attiva, nel difendere i diritti dei lavoratori, nel difendere l’ambiente e la salute e nel costruire una cultura fuori dalla mercificazione. La contestazione a Borghezio era un atto dovuto niente di più di questo. Moralisti, ipocriti, amanti del political correct e della pacificazione nuova parola per nascondere l’inciucio si rassegnino. Quello che è avvenuto a Viareggio è parte integrante e costituente della nascita di una nuova opposizione sociale che non ha problemi a schierarsi alla luce del sole contro il sistema dominante fatto di politiche razziste e liberiste..

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