Il piano regionale sui rifiuti fa semplicemente schifo


Che non c’era da fidarsi del presidente della regione Toscana, Enrico Ross,i lo si sapeva. Se qualcuno, però, aveva ancora qualche dubbio basta che legga il nuovo piano regionale sui rifiuti per ricredersi. Si tratta di un piano antieconomico e soprattutto antiecologico.
Il piano viene salutato, con un demagogico entusiasmo, dall’assessora all’ambiente l’indomita Bramerini e dal presidente della regione che cercano di vendere fumo. Ma più che del fumo che lor signori sono soliti vendere c’è da essere preoccupati dei fumi che usciranno dagli inceneritori.
Mentre in Versilia sindaci e ASL continuano a discutere dell’emergenza tumori la regione Toscana approva un piano del tutto insoddisfacente per chi vuole garanzie su ambiente e salute.
Diminuiscono le discariche ma rimangono ben sette gli inceneritori e anche se qualche “militonto” del PD prova a cantare vittoria, basta poco per rendersi conto che siamo lontani anni luce dal progetto “Rifiuti Zero”. I comitati ambientalisti di tutta la regione, però, non ci stanno e annunciano giustamente battaglia. “Con tutti questi inceneritori è impossibile aumentare la raccolta differenziata” affermano preoccupate le associazioni ambientaliste.
In attesa che anche le provincie si pronuncino su questo delirante piano ci appare scontata una considerazione. La scelta di Rossi non lascia adito ad equivoci: continua a contravvenire alle leggi comunitarie, invertendo il paradigma. Non viene data alcuna importanza al riciclo, alla riduzione, al recupero di materia e cede, invece, volutamente alle richieste dei soliti lobbisti che, con la costruzione di dispendiosi inceneritori, vedranno fruttare i loro capitali in maniera esponenziale. A farne le spese saranno come sempre i cittadini attraverso esose bollette. E’ proprio il caso di dire dopo il danno la beffa. Il PD conferma, nel suo DNA, di essere un un partito incenitorista che non ha cuore il futuro delle nuove generazioni.
Siamo sicuri, però, che questo piano non passerà sotto silenzio e che ci saranno mobilitazioni di protesta perché è in gioco l’avvenire di tutti. Le nostre vite valgono più dei loro profitti!

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