Finisce l’era Betti è ora di guardare avanti

Con la fine dell’era Betti, avvenuta dopo le dimissioni di 13 consiglieri comunali, esce di scena una delle peggiori giunte amministrative che abbia conosciuto la città di Viareggio. La giunta Betti si spacciava per una giunta di centrosinistra ma in realtà trascurava le problematiche sociali di questa città. Tutte le promesse fatte in campagna elettorale sono state disattese e la litigiosità dei suoi membri ha fatto emergere solo la mediocrità di una delle peggiori classi dirigenti della nostra città. SEL era uscita dalla maggioranza dopo poco, altri assessori si erano dimessi. Il PRC era diviso tra due circoli. Il circolo Caprili, quello che ha militanti e sta nei movimenti, all’opposizione da sempre. Il circolo Manfredini, quello dei burocrati e delle poltrone, invece, in maggioranza a sostenere tesi e posizioni indifendibili. Dopo il fallimento del centrodestra arriva il fallimento del centrosinistra da noi ampiamente previsto. Adesso tornerà il commissario prefettizio. Non ci attendiamo niente di buono perché cercherà di mantenere la barra sulle politiche di austerity e liberismo. Prima o poi, però, Viareggio tornerà al voto speriamo che per allora sia fatta chiarezza. Servirebbe un’alleanza sociale che si ponga contro il debito e per il bene comune. Un’alleanza che sappia ridare voce ai viareggini e che metta la solidarietà come motore dell’agire politico. Purtroppo all’orizzonte non vediamo niente di questo. Le attuali liste civiche non sembrano essere credibili per costruire una tale alternativa. L’unica cosa certa è che i movimenti sociali a partire da quello della casa, ma non solo, a prescindere da chi sarà il commissario prefettizio o la nuova giunta continueranno il loro percorso di autogestione, autorganizzazione, riapproriazine e democrazia dal basso. Viareggio può ripartire e non siamo all’anno zero perché i movimenti di lotta esistono da anni.

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