Cantiere Sociale: Qualche politico immagina l’ex INAPLI come la succursale di San Giorgio?

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Pubblichiamo integralmente il comunicato del Cantiere Sociale, giustamente, stanco di episodi che si ripetono e che non hanno alcun senso logico.

Sabato 8 agosto durante, una cena del Gruppo Autonomo Viareggio, presso il cantiere sociale in via Belluomini si sono presentati i carabinieri cercando un tale Moahmed che avrebbe avuto obbligo di dimora presso il cantiere sociale. Naturalmente di questo individuo i carabinieri non hanno trovato traccia perché il Cantiere Sociale non ha mai dato e mai darà il permesso per arresti domiciliari o obblighi di dimora ad alcuno. L’anno scorso un tale Moahmed fu messo ad obbligo di dimora da parte dell’associazione Araba Fenice. Tale associazione non fa più parte del cantiere sociale perché è stata espulsa da tempo dal direttivo e tale decisione è stata confermata sia dagli organi di garanzia che dall’assemblea di tutte le associazioni.
Il Cantiere Sociale è un luogo dove hanno sede numerose associazioni dedite ad attività ludiche, ricreative e culturali ed è frequentato pure da numerosi bambini è, quindi, del tutto incompatibile con chi debba scontare pene detentive. In passato abbiamo già denunciato il fatto che la magistratura conceda facilmente arresti domiciliari in luoghi non idonei a vivere, vedi il caso di una signora italiana sposata con un cittadino straniero entrambi messi agli arresti domiciliari in un cesso occupato.
Ci teniamo ad informare i cittadini che forse qualche politico probabilmente ambirebbe a cancellare l’esperienza del Cantiere Sociale (circa 200 tesserati) per usare l’ex INAPLI come una succursale del carcere di San Giorgio. La nostra opposizione a questo delirante proposito sarà totale.

Cantiere Sociale Versiliese

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