Repubblica Viareggina: Non lasciamo la città in mano ai razzisti

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La Lega Nord, vorrebbe con il suo atteggiamento far dimenticare che Viareggio nella sua storia è stata una città che ha saputo dar vita in anni passati al mutuo soccorso a saputo in diversi momenti storici aiutare i più deboli e prestare la propria opera di solidarietà nel nostro paese e non solo.

Prendiamo esempio da Lampedusa dove hanno fatto dell’accoglienza una scelta di vita, un atto d’amore verso chi proviene da un paese diverso. Costruiamo un ponte di solidarietà: tra noi e gli emigranti che arrivano da ogni parte, se vogliamo essere lungimiranti e guardare al futuro con senso civico e democrazia.

Si deve assistere per l’ennesima volta a persone che inneggiano per i loro interessi ad alimentare l’odio razziale, che ancora una volta facendo leva sui più deboli, su coloro che vivono in condizioni a loro sfavorevoli, spingendoli uno contro l’altro, assomigliando sempre di più a una dichiarazione di guerra contro i: gli inermi, diseredati, poveri, sporchi, cattivi e neri.

Noi pensiamo che ci sia una questione di fondo, su un movimento di massa che fugge dal proprio paese, lasciando affetti e cose, perché c’è la guerra, magari scatenata da coloro a cui abbiamo venduto le armi.

E oggi è diventata una situazione che non è più rinviabile, non c’è dubbio sul tema dell’immigrazione nessuna nazione si può nascondere, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, si sta presentando come una grande tragedia e l’impegno europeo è necessario se vogliamo evitare una catastrofe umana.

Troppo facile è rimanere impassibili al grido di dolore di bambini, donne e uomini, o far finta di nulla nel vedere la sofferenza altrui. La paura della morte che ogni giorno ti assale e sai che arriverà o per un’azione bellica, per fame, o per la costante paura del domani. E’ allora, vedi nella migrazione l’unica via di salvezza per i tuoi cari e per te.

Il mondo è popolato da animali e l’uomo si distingue per la sua intelligenza. Ma quale intelligenza? Quella di chi: sfrutta, affama, perseguita, e scaccia il suo simile solo perché è in una situazione temporanea di privilegio?

Eppure c’è stato in un tempo e neppure tanto lontano, che a famiglie intere, i migranti italiani dal nord al sud, andavano in altri paesi, allora in Italia si moriva di fame e chi sa che oggi tra i tanti di coloro che contestano, perché non vogliono i migranti, non ci sia un discendente di quelle famiglie?

I grandi paesi, europa compresa, devono fare la loro parte con leggi ed economie, per venire incontro a uno stato di malessere generalizzato.

E quei paesi europei, che finora hanno opposto resistenza devono capire che l’applicazione di politiche più coraggiose sono anche nel loro interesse. Per questo si deve andare rapidamente verso regole europee comuni sulla richiesta d’asilo.

L’Europa è difronte a una dura prova, solo se agisce unita può gestire il fenomeno migratorio, il flusso che ogni giorno sta diventando enorme, siamo di fronte a cifre notevoli di morti e dispersi.

Non facciamo che la libera circolazione dei cittadini europei, resti solo una frase politica fine a se stessa, senza una reale applicazione, se vogliamo che sia parte integrante del mercato unico e un elemento centrale della politica europea.

Bisognerebbe ricordarci tutti: “che da solo, non si salva NESSUNO”!

Riprendiamoci la nostra città, non lasciamola nelle mani dei razzisti

Repubblica Viareggina

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