Dietro lo striscione “Le nostre vite valgono più dei vostri profitti” hanno sfilato per le vie di Viareggio più di cento persone per la giornata “sfratti zero” che ha visto iniziative in oltre 50 città di Italia. A Viareggio i manifestanti hanno, di fatto, dato vita ad una vera coalizione sociale che oltre alla casa ha posto l’accento su tematiche come sanità, scuola, ambiente e lavoro. A finire sotto accusa dei manifestanti oltre al governo Renzi, che ha stravolto la carta costituzionale nata dalla Resistenza e ha approvato leggi impopolari che hanno demolito la scuola pubblica e cancellato i diritti nel mondo del lavoro, sono finiti anche il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, responsabile di volere ridurre le ASL e il sindaco Giorgio Del Ghingaro incapace di dare risposte all’emergenza abitativa e impegnato con arroganza a progettare nuovi parcheggi a Silos.
Il corteo colorato e vivace si è concluso al Piazzone del mercato dove si sono susseguiti vari interventi contro le politiche liberiste e lo smantellamento dello stato sociale. La manifestazione promossa dall’Unione Inquilini e dalla Brigata Sociale Atisfratto ha visto l’adesione del centro sociale SARS, del Cantiere Sociale Versiliese, del Movimento No Silos, del comitato contro le antenne di via Matteotti, della FIOM, dei COBAS lavoro privato, della scuola popolare Caracol, di Ora Costituente, del Fronte della Gioventù Comunista, di Communia Viareggio, di Repubblica Viareggina, del Partito Comunita dei Lavoratori, del Movimento Cinque Stelle, del Partito della Rifondazione Comunista, di Donne in Cantiere, di Organizatia Internationalia a Drepturilor Omului (OIDO) di Viareggio e del Collettivo Harlock di Carrara. La manifestazione ha ribadito che le case occupate non si sgomberano e che serve un vero e proprio piano casa di cui l’attuale amministrazione è priva. I manifestanti hanno anche ricordato le vittime del vile attentato che ha colpito pacifisti turchi e militanti curdi ad Ankara facendo quasi 90 morti.