Avrebbe dovuto aprire da tempo nella stazione di Viareggio un Help Center o centro d’ascolto per offrire alle persone disagiate che frequentano le stazioni ferroviarie un servizio di primo orientamento verso i servizi sociali.
L’accordo di collaborazione fu siglato tra Regione Toscana e Ferrovie dello Stato nel 2013 per sviluppare ‘comuni azioni di sostegno sociale’ in alcune stazioni toscane tra cui Firenze (Santa Maria Novella, Campo di Marte, Rifredi), Pisa, Prato, Livorno, Pistoia e, appunto, Viareggio. Accordo per il quale la Regione stanziò 500 mila euro.
L’assessora regionale Saccardi, l’ex commissario prefettizio Romeo e l’ex assessora al sociale di Viareggio, Isaliana Lazzerini, andavano fieri di questo progetto. Ma dopo i roboanti annunci di questo progetto si sono perse le tracce.
L’accordo tra il comune di Viareggio e le ferrovie italiane prevedeva, inoltre, la concessione in comodato d’uso gratuito di due locali della stazione da destinare a questo servizio. Doveva esserci un centro di ascolto e di primo orientamento verso i servizi sociali della città (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate). I locali al primo piano avrebbero dovuto ospitare una casa di prima accoglienza, in particolare per donne in stato di difficoltà anche con minori. Si parlava di operatori specializzati per contrastare il disagio e le nuove povertà
A distanza di tre anni in questi spazi non è stato realizzato niente e ci chiediamo il perché?
Ci chiediamo anche dove siano finiti i soldi stanziati per tale progetto? E come mai l’attuale amministrazione non abbia ripreso il progetto?
Ancora una volta il sociale viene sacrificato in una logica fatta di tagli e smantellamento di chi porta avanti politiche liberiste che sono a dire poco vergognose.
Il recente sgombero dell’ex centro di accoglienza di via Matteotti ci dice essenzialmente due cose: l’incapacità da parte delle amministrazioni che si sono susseguite di garantire un servizio. Se quel luogo è caduto nel degrado la responsabilità è, essenzialmente, di chi lo ha abbandonato nel corso degli anni. Ci mostra, inoltre il brutale volto dell’attuale amministrazione che per inseguire un becero consenso non s è fatta problemi a mandare per strada in uno dei periodi più freddi dell’anno decine di persone con regolare permesso di soggiorno e contratto di lavoro. Il sindaco Del Ghingaro e l’assessore al sociale Mei hanno mostrato una miscela di cinismo e incapacità nell’affrontare le emergenze sociali e in particolar modo il dramma dell’abitare.
Nella nostra città aumentano i disoccupati, gli sfrattati e i senzatetto ma invece di provare a risolvere questi problemi l’amministrazione pensa di svendere il patrimonio pubblico.
A chi sarà venduto l’ex centro di via Matteotti? Quali progetti speculativi si nascondono dietro questa operazione?
In attese di avere risposte noi ribadiamo che mentre loro abbandonano e svendono noi recuperiamo!!!
Brigata Sociale Antisfratto
Unione Inquilini