La partecipazione all’assemblea “Viareggio non si vende” del 2 aprile, presso il cantiere sociale, è stata ampia.
Numerosi interventi hanno messo al centro la necessità di resistere alle politiche che porta avanti il sindaco Giorgio Del Ghingaro. Associazioni, sindacati, partiti, centri sociali, comitati e singole/i cittadine/i hanno espresso la volontà di costruire momenti di opposizione collettiva ad una amministrazione autoritaria che non ascolta la cittadinanza e che vuole svendere il patrimonio comune. E’ stato detto con chiarezza che gli spazi sociali e le case recuperate non si toccano e che è ora di dare risposte concrete ai disoccupati e agli sfrattati. Centro congressi e port devono rimanere pubblici e non venduti magari a chi ha finanziato la campagna elettorale del sindaco. E’ stata ribadita anche l’importanza di avere verità e giustizia per la strage ferroviaria di Viareggio.
Una assemblea che coordini le azioni di Viareggio non si vende è stata fissata per il 15 aprile alle ore 21 sempre al cantiere sociale.