Donazioni Illegali in molte città tra cui Viareggio

danieleemiliocinquini

Chi decide cos’è imbrattamento o opera d’arte? Iniziava con questa domanda l’appello rivolto agli artisti per “donazioni illegali.”

Donazioni illegali nasceva come solidarietà a Blu che si era rifiutato di cedere le sue opere e le aveva cancellate dai muri. Ciò che prima il potere aveva combattuto, censurato, criminalizzato, represso e rimosso veniva adesso monetizzato negli interessi del mercato. Ma c’è chi come Blu non c’è stato e ha deciso di non permettere che le proprie opere venissero mercificate e strumentalizzate dal potere.

Donazioni Illegali è nata da un’idea collettiva di scultori, pittori, writers, performance toscani che hanno deciso di donare una parte della loro creatività alla popolazione e hanno deciso di farlo in modo “illegale”. Il 30 aprile a Carrara, Viareggio, Massa, Prato e Lucca si sono svolte donazioni artistiche. Alle città toscane sopra citate si è aggiunta anche Cagliari grazie all’intervento del liceo artistico di Sant’ Antioco. Il 2 maggio queste opere sono state messe in rete su questo sito: https://donazioniillegali.wordpress.com/

Nella nostra città, Viareggio, sono state diverse le donazioni illegali quella di Dead Yellow Bear che ha raffigurato la testa di un orso usando la tecnica dello stencil sul muro. Stencil sul muro anche per RHD GWP e SAM SARA che hanno raffigurato una Pollon sotto effetto di cocaina e per Lozzo che è tornato a colpire con l’opera “Internet 30 anni dopo” raffigurante una pecora con un telefono in mano su un facebook belante. Gianlux invece ha usato la tempera liquida per scrivere ἀγάπη”, che in greco antico indica l’amore spirituale, nell’opera intitolata “spazio Tempo”.

S.B. davanti alle piscine chiuse, e al centro di polemiche per la perdita di numerosi posti lavoro, ha usato lo stucco su strada dando vita al “nuotatore 100 metri su asfalto”. Il collettivo Dada Boom ha deciso di esporre una vera e propria mostra illegale “feat POZTER” sotto le logge del mercato con diverse opere grafiche . Daniele Emilio Cinquini ha deciso, invece, di essere ancora più provocatorio e su di uno stabile di via Matteotti abitato da immigrati e sgomberato recentemente dall’amministrazione comunale ha deciso di apporvi un suo quadro raffigurante proprio il delitto Matteotti.

A seguito di questa iniziativa in città ci sono state diverse emulazioni in molti si sono sbizzarriti nei giorni successivi con stencil, con collage su cartelli stradali, e altro. Insomma l’iniziativa a Viareggio ma anche in altre città sembra essere riuscita perfettamente.

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