La situazione che stanno vivendo le lavoratrici e i lavoratori degli appalti dei servizi di pulizie e sorveglianza nelle scuole della provincia di Lucca, è sempre più grave. I tagli operati dai vari governi al mondo dell’istruzione, a cui si sono aggiunte le ulteriori riduzioni di risorse finanziarie con l’appalto CONSIP, hanno causato una lunga serie di problemi sempre più drammatici, sia per ciò che riguarda le condizioni di lavoro del personale Dussmann (società che ha in affidamento l’appalto), sia sulle condizioni di vivibilità degli edifici scolastici.
Da tre anni tutti i dipendenti hanno subito un drastico taglio delle ore di lavoro e con l’istituzione della ”banca ore” hanno ormai raggiunto un saldo negativo di centinaia di ore: non essendo stato raggiunto un accordo sulle modalità di compensazione di questo “debito”, non è certo che riusciranno a mantenere i rispettivi livelli salariali e rischiano di lavorare per stipendi da miseria e di continuare a vivere con l’incubo devastante della “banca ore” da saldare. Per rimediare a questa situazione, era stato istituito un progetto “scuole belle”, che doveva impiegare questi lavoratori in opere di riqualificazione delle scuole: progetto che in realtà non ha prodotto pressoché nulla. Dall’inizio dell’anno scolastico, inoltre, mancano tutti i prodotti necessari per la pulizia delle scuole: fatto gravissimo per l’igiene dei plessi scolastici, a cui si deve aggiungere la riduzione delle ore di servizio, che obbliga i dipendenti a occuparsi di più aule di prima in minor tempo. Una situazione caotica, insomma, quella vissuta dalle lavoratrici e dai lavoratori, a cui, come se non bastasse, arrivano voci insistenti di tagli dell’organico. Tutto ciò crea estrema tensione, alimentata anche dalla dirigenza della società appaltatrice, muta rispetto alle richieste d’informazione sul futuro del personale .Muta, anzi arroccata, la Dussmann, anche nei nostri confronti, in quanto Cobas Lavoro Privato, a cui nega sistematicamente di svolgere il ruolo che ci compete di rappresentanza sindacale del personale. Anche da parte delle istituzioni, a cui ci siamo rivolti per denunciare questa grave situazione, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. È un appalto, insomma, che produce sempre peggiori condizioni salariali e di lavoro, sempre peggiori servizi erogati alla collettività, e che è gestito col piglio di chi ritiene di non dovere rendere conto a nessuno di un’attività che coinvolge non solo la condizione lavorativa, ma anche il bene comune rappresentato dall’igiene, dalla pulizia, dalla sanificazione degli ambienti scolatici. Non potendo accettare che i prossimi mesi diventino ancora più difficili per questi lavoratori, ci impegniamo a sostenerli senza tentennamenti nelle loro legittime aspettative, mettendo in campo le necessarie iniziative di lotta. E crediamo che questa vicenda riguardi tutti, a partire da chi vive da vicino il mondo della scuola: insegnanti, studenti e genitori, che non meritano affatto di essere lasciati soli.
COBAS LAVORO PRIVATO – VERSILIA
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