“Aprite i Porti” anche a Viareggio scendono in piazza per i profughi dell’Acquarius

Mentre i militanti del PD si limitano ad esprimere la loro indignazione sui socialnetwork, dimenticando che le politiche del loro ministro Minniti hanno fatto da apripista alle politiche di Salvini, come la legge Turco – Napolitano lo fece alla legge alla Bossi – Fini e mentre i cinque stelle tacciano se non si lanciano addirittura in assurde difese del loro alleato di governo, c’è chi dal basso si organizza e costruisce solidarietà rifiutando il clima di odio e veleno dei leghisti. Non si può infatti tacere, di fronte, al rischio che donne e bambini possano morire in mare per la sola propaganda del leader della Lega, che invece di governare continua a vendere fumo. In molte città ci sono state mobilitazioni spontanee di antirazzismo. A Viareggio il Cantiere Sociale Versiliese ha lanciato un appello alla mobilitazione nel porto di Viareggio aderendo alla parola d’ordine “Aprite i Porti”. All’appello lanciato dal Cantiere Sociale Versiliese hanno aderito la Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, Repubblica Viareggina e Potere al Popolo di Camaiore e il circolo ARCI Officina Dada Boom. Una quarantina di persone si sono e in varie zone del porto esponendo e fotografando lo striscione “Aprite i Porti” e ribadendo la propria contrarietà al razzista Salvini. Tra le compagne e i compagni è ancora ben chiaro in mente che 27 di loro stanno affrontando un processo per avere fischiato e contestato il leader della Lega durante la campagna elettorale del 2015. Contro razzismo e repressione non si tace.

Cantiere Sociale Versiliese

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