I COBAS denunciano la non riassunzione di una invalida al 100% dopo il fallimento della Viareggio Patrimonio

Alcune settimane fa si è rivolta al nostro sportello sindacale una ex dipendente della Viareggio Patrimonio, Sara Angelini. Sara oggi ha 64 anni ed è invalida al 100%: era stata assunta dalla Viareggio Patrimonio tramite le categorie protette dopo un’attesa lunga anni. Come è noto, dopo il fallimento della società, la maggior parte dei lavoratori sono stati assorbiti dalla nuova società “I Care”, mentre una piccola parte sono stati assunti da Sea Risorse, a seguito dell’aumento dei volumi della raccolta differenziata.
Anche Sara doveva essere assunta, dopo un primo contratto a tempo determinato, da Sea Risorse a tempo indeterminato: ma così non è stato. Tra pochi mesi Sara non godrà più nemmeno del sussidio di disoccupazione e dovrà vivere, in attesa della pensione, con i 180 euro di pensione di invalidità. Abbiamo deciso di rendere pubblica la sua vicenda a fronte del muro di silenzio che ci siamo trovati davanti nel tentativo di risolvere una situazione così drammatica. Il Comune di Viareggio, nella persona dell’assessore al sociale Tomei, non ha mai risposto alle nostre ripetute richieste di incontro, nonostante abbiamo più volte sollecitato vista l’urgenza e la gravità. Sea Risorse dal canto loro si sono limitati a negarci un incontro, asserendo che Sara non era idonea alla mansione, quando in realtà non era mai stata assegnata ai servizi di raccolta (per evidenti problemi fisici) bensì aveva lavorato come centralinista nei due mesi a tempo determinato. Riteniamo questo atteggiamento di chiusura grave e a dir poco vergognoso. In vicende come quella della Viareggio Patrimonio è evidente come sia fondamentale tutelare la continuità occupazionale di tutti i lavoratori: ma in questo caso uno dei pochi lavoratori, se non l’unica, che non ha avuto un ricollocamento, era probabilmente quella più bisognosa di tutela. Chi assume nel mercato del lavoro privato, una donna di 64 anni con un’invalidità al 100% ?
Crediamo che il Comune e Sea Risorse debbano riuscire a trovare una soluzione a questa vicenda drammatica: da parte nostra non abbiamo mai ragionato e praticato il sindacato solo sui grandi numeri, e metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per sostenere Sara.

Cobas lavoro privato Versilia

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