Confermate le condanne per i vertici delle ferrovie ma la strada per avere giustizia è ancora lunga.

La sentenza del 20 giugno, che esce dal processo di appello di Firenze, conferma a grandi linee quanto era emerso dal processo di primo grado,a Lucca. La strage ferroviaria di Viareggio, del 29 giugno 2009, non fu affatto uno spiacevole incidente come affermò in modo offensivo il condannato Mauro Moretti ma, è da attribuire a responsabilità ben precise e lo stesso Mauro Moretti come gli altri dirigenti di ferrovie ha queste responsabilità.

La sentenza non era affatto scontata visto i tanti poteri forti schierati dalla parte degli imputati. Il risultato è stato il frutto di un lavoro meticoloso e certosino da parte dei familiari delle vittime e di alcuni ferrovieri, impegnati da sempre nella lotta per la sicurezza in ferrovia. A quasi 10 anni dalla quella maledetta notte un po di giustizia sempre essere arrivata. Personaggi come l’ex ministro del PD, Graziano Delrio, farebbero bene a scusarsi con i Viareggini per avere sostenuto Mauro Moretti.

Diciamo un po perché la prescrizione ha ridotto purtroppo certe pene, perché esiste ancora la cassazione prima che la sentenza divenga esecutiva e perché purtroppo le 32 persone uccise dal profitto non torneranno in vita. La lotta dei familiari e con loro di una intera comunità continua appuntamento al 29 giugno per una grande giornata di memoria e lotta. Al palasport, per i 10 anni delle strage vi sarà un incontro con i famigliari di tutte le stragi d’Italia purtroppo molte rimaste impunite, poi alle 21 un corteo sfilerà per le vie cittadine per onorare le nostre vittime e per chiedere che giustizia sia fatta fino in fondo.

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