I COBAS intervengono dopo un grave infortunio sul lavoro in un cantiere navale di Viareggio.

Gli infortuni sul lavoro non sono frutto del caso

Ancora una volta ci troviamo costretti a prendere parola sulla questione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il grave infortunio avvenuto in un cantiere navale di Viareggio martedì 2 luglio infatti ci dice chiaramente che anche nel nostro territorio l’emergenza sicurezza in ambito lavorativo è tutt’altro che trascurabile. I dati parlano chiaro: in Italia mediamente tre persone ogni giorno perdono la vita sul lavoro. Gli infortuni ogni anno sono decine di migliaia. La provincia di Lucca inoltre è la provincia toscana con la più alta incidenza di malattie professionali. Tutto questo ci impone delle riflessioni sia di carattere generale che relative al contesto versiliese. La sicurezza nei luoghi di lavoro, a livello istituzionale, è una criticità totalmente ignorata: anzi gli unici interventi avvenuti negli ultimi anni hanno portato ad un taglio agli organi di controllo, ad un lento e progressivo depotenziamento del testo unico sulla sicurezza e, dulcis in fundo, l’attuale governo ha tagliato i fondi Inail a sostegno dei lavoratori. Ma lo stillicidio quotidiano di lavoratori, ci parla di un mondo del lavoro ormai sempre più precario e privo di tutele reali: la crisi degli ultimi anni e le varie riforme del lavoro, hanno reso i lavoratori sempre più ricattabili e inclini ad accettare condizioni di lavoro durissime. Nei cantieri navali viareggini, nonostante la ripresa del settore, domina ancora un sistema degli appalti selvaggio: vi sono decine di micro-aziende che hanno in appalto parti di lavorazione, e questa organizzazione del lavoro inevitabilmente si ripercuote sulla formazione, sulle misure di sicurezza, sulla qualità dei dispositivi di protezione individuali. Inoltre, nella nautica come in altri settori centrali dell’economia locale come il lapideo, la crisi del 2008 ha portato ad una diminuzione degli organici con il conseguente attuale aumento dei carichi di lavoro per i lavoratori, e molto spesso con tagli alla manutenzione dei macchinari per mantenere i livelli di profitto delle imprese. Insomma: l’insalubrità dei luoghi di lavoro, i continui pericoli a cui sono esposti chi ogni giorno lavora, sono il frutto di un contesto fatto di attacchi alle condizioni e alle tutele dei lavoratori, di ricatti occupazionali e di una cieca e costante ricerca del massimo profitto sulla pelle di tutti noi. Se non rimettiamo al centro del nostro agire sindacale e politico la dignità del lavoro, continueremo per molto tempo a piangere i lavoratori morti mentre si guadagnavano da vivere.

Gianluca Venturini
Cobas lavoro privato Viareggio e Versilia

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