Oltre 200 persone in Piazza a Viareggio con Porti Aperti contro il decreto sicurezza bis.

Almeno 200 persone hanno sfilato per la passeggiata di Viareggio, mercoledì 21 agosto, con fiaccole, bandiere e striscioni per dire no al decreto sicurezza Bis fortemente voluto da Matteo Salvini. Dopo il corteo dalla passerella del molo sono stati lanciati fiori in mare per omaggiare i tanti morti nel Mediterraneo.
“Restiamo umani, promuoviamo la solidarietà, difendiamo la democrazia e il pluralismo, contrastiamo ogni forma di razzismo e fascismo, accendiamo tante luci contro la paura.” Queste le parole d’ordine lanciate da Porti Aperti Viareggio che ha promosso la manifestazioe a cui hanno aderito: ANPI Viareggio, ANPI sez. Gino Lombardi, ANPI provinciale Lucca, ARCI Lucca e Versilia, Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, Casa delle Donne Viareggio, CGIL provincia di Lucca, Circolo Alex Langer Viareggio – Versilia, Circolo Terzo Mondo Pietrasanta, Laboratorio Contro la Repressione Sacko, Legabiente Versilia, Partito Comunista Italiano sezione Viareggio e sezione Versilia, Potere al Popolo Versilia, Refugees Welcome Italia gruppo Versilia, Rifondazione Comunista Viareggio, Senza Confini, Sinistra Italiana Versilia, Unione Inquilini, Viareggio Meticcia.
Il Laboratorio contro la Repressione “Sacko” ha distribuito un volantino di cui riportiamo integralmente il testo.

Dietro la propaganda populista del DECRETO SICUREZZA BIS si nasconde solo la voglia di repressione del ministro Salvini.

Da molti è stato definito disumano in tanti hanno espresso una profonda indignazione.

Per alcuni giuristi esperti si tratta di un decreto anticostituzionale. Quello che è certo che il Decreto Sicurezza bis è un insieme di norme repressive finalizzate a contenere il dissenso sociale e accontentare gli istinti più retrivi di un elettorato reazionario.

  • Sono previste multe con cifre sproporzionate per chi avesse l’umana volontà di salvare vite in mare : da 50.000 a 1.000.000 di euro
  • Viene, poi, aggravata la legge reale
  • Portare un fazzoletto al viso ad una manifestazione può portare a pene da due a tre anni;
  • chi accende un bengala o un fumogeno in un corteo può avere condanne da uno a quattro anni,
  • incremento di pene anche per il semplice reato di danneggiamento dove si può arrivare a prendere fino a cinque anni di reclusione.

Il decreto naturalmente non affronta reati relativi alla mafia e alla criminalità organizzata. Questi, evidentemente, non interessano al ministro dell’interno Matteo Salvini e al suo governo ormai sempre più sotto il suo totale controllo.

Da tempo denunciamo l’incremento del clima repressivo nel nostro paese. Del resto le classi dominanti si attrezzano in vista delle prossime crisi economiche e sociali. Il decreto sicurezza bis è uno strumento ancora più efficace per reprimere chi lotta e resiste. Si tratta di un ulteriore passo verso la costruzione di un regime di polizia per questo invitiamo a mobilitarci.

Laboratorio Contro la Repressione “Sacko”

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