Un anno fa, a Settembre, Repubblica Viareggina lanciò la campagna “Dai beni comuni all’Autogoverno”. Una serie di iniziative, incontri, dibattiti, presidi per difendere i beni comuni dalle politiche liberiste. La campagna ebbe il suo momento clou con una raccolta di firme per chiedere all’amministrazione comunale l’uscita da GAIA, per un’acqua totalmente pubblica; l’aumento delle centraline, per il controllo della qualità dell’aria; la difesa del parco contro l’asse di penetrazione e infine il contrasto alla legge regionale sulla sanità per difendere i reparti dell’Ospedale unico della Versilia. Tutte tematiche importanti che videro protagonisti i cittadini di Viareggio che in pochi mesi raccolsero oltre mille firme. Queste firme sono state, poi, protocollate al sindaco Giorgio Del Ghingaro e da allora il silenzio. Non eravamo illusi da pensare che il sindaco accogliesse le nostre richieste e quelle dei tanti cittadini, che ringraziamo per avere condiviso con noi questa campagna, ma speravamo che almeno si degnasse di darci una risposta. Una risposta non è solo buona educazione ma è l’assunzione di responsabilità politiche e civili rispetto a scelte strategiche sulla vita della città. Acqua, aria, parco, sanità, elettrosmog sono temi di vitale importanza per i cittadini e non devono finire come sono finiti stadio e piscina in stato di abbandono o dove qualche privato spera di lucrare.
Repubblica Viareggina, visto anche i grandi sconvolgimenti climatici, ha deciso di sostenere ogni iniziativa di tutela ambientale, di appoggiare i comitati che si battono contro l’elettrosmog e la pericolosità del 5G e di rilanciare sulla difesa dei beni comuni per la costruzione di una prospettiva ecosocialista che faccia in modo che la vita di tutte le persone valga più dei profitti dei soliti noti.
Repubblica Viareggina