Non c’è giorno che non ci si lamenti della mancanza di fiducia nelle istituzioni, della disillusione verso la politica, dei danni dell’anti-politica e del consequenziale sfociare verso posizioni antidemocratiche, reazionarie e autoritarie, sempre in crescita esponenziale. Ci chiediamo allora come, chi ci governa ad ogni livello, possa pretendere che questa situazione possa magicamente fare una svolta a U quando succedono situazioni paradossali come quella accaduta in questi giorni dalle nostre parti.
Riassumendo: finalmente con quota cento si aprono lentamente le maglie delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, in particolare negli Enti Locali. Sbocciano concorsi qua e là e anche nelle nostre zone ne bandiscono diversi. Ad esempio ne abbiamo per vari livelli al comune di Viareggio e un altro per coprire altrettanti posti nei comuni di Pietrasanta e Camaiore; questi ultimi decidono, facendo bene, di indirne uno in collaborazione. Ottimo si dirà, si risparmia. Bene! Poi però ci si affida ai privati, si appalta, si cerca di fare i fighi usando le nuove tecnologie senza capirne il senso. Risultato: prova preselettiva con 2.232 iscritti, svoltasi in tre scaglioni venerdì 25 c.m. a Pisa, per contenere le orde dei pretendenti. Prova svolta ma ANNULLATA per “Impossibilità di associare i moduli risposte con le schede anagrafiche”. Prima prova scritta per quelli che dovevano essere i selezionati prevista il 14 novembre rimandata a data da destinarsi con inclusione di tutti gli iscritti. Ora, uno cerca, ci prova, a non pensare male. Mette da parte il sapere che lo stesso 14 ci sarebbe stata la prova preselettiva al concorso di Viareggio ad esempio. Ma facendo così il risultato è ancora pessimo. Ci chiediamo a cosa servono i papiri del codice degli appalti che è stato chiesto di studiare a menadito, se poi non si riesce a selezionare un’azienda che non riesce ad associare un codice ad ogni nominativo? E i 10 euro di contributo chiesto ai candidati e agli esclusi, che sicuramente non sono stati gli unici che hanno finanziato l’opera che fine hanno fatto? Come pretendiamo di inneggiare all’Italia se poi sfiniamo in tutti i modi chi si impegna a farsi una vita qui senza dover emigrare?
Il risultato è sempre e comunque quello che a noi di PaP ci si palesa ogni giorno davanti: un sistema sociale incancrenito e bloccato, che fa mostra delle continue false speranze di questo periodo tardo liberista sfrenato, in cui tutto è appaltato al privato senza risposta di efficienza o, a pensar male, in cui chi ha la poltrona, anche quella piccolina di un funzionario comunale di bassa leva, difende il posto suo o della famiglia. Ma noi non pensiamo male. Non ci serve per capire che questo sistema capitalista-feudale è al capolinea e che non possiamo mollare, perché l’obiettivo di chi ha le redini sarà sempre quello di far pagare a noi i suoi errori.
Vediamo se chi ha ancora posto nei consigli comunali farà sentire la sua voce, ma non siamo speranzosi, visto che fra i due comuni i ruoli di maggioranza e opposizione sono speculari, e nessuno avrà un bel tornaconto a mettere in cattiva luce il partito dell’altro.
Potere al Popolo Versilia