Il falso polo verde e le sedicenti liste civiche dopo incontri, annunci e proclami stanno per gettare la maschera, mostrando di essere lo stesso centrosinistra che è tra i principali responsabili del dissesto in città. Annunceranno, a breve, il loro candidato a sindaco che probabilmente sarà un uomo legato a confindustria, quindi non certo un uomo di sinistra vicino alle problematiche dei ceti popolari e di chi vive in periferia. Insomma se l’alternativa al decisionismo di Del Ghinagaro, al populismo della Lega di Baldini è ancora il liberismo possiamo dire che alla padella e alla brace si aggiungerà la pentola a pressione. Dispiace vedere gli amici e i compagni di Sinistra Italiana subalterni al PD e agli ex PD. Anche in Toscana, nel loro inseguire il centrosinistra si ritroveranno ad appoggiare persino un renziano come Giani e molti onesti militanti stanno abbandonando quel partito. Deludono anche quelli di Rinascita Viareggina che al di là della prima assemblea infarcita di tanti bei discorsi per il momento non hanno parlato di alcun punto programmatico ma solo di alchimie politiche. L’assenza di un programma lo si denota anche dalla loro totale assenza a tutte le occasioni di lotta e mobilitazioni in difesa dei beni comuni.
Appare palese che, anche loro, non sono una lista di cittadinanza ma un esperimento da laboratorio nato dalle parti di via Regia. Ci rivolgiamo alle compagne e ai compagni che hanno creduto a questi progetti perché non lavorino per il re di Prussia ma si uniscano a chi sta costruendo l’unità della sinistra di classe e dei veri ambientalisti. Invitiamo a diffidare di chi ci parla di nuovismo e giovanilismo e ci ripropone politiche liberiste. Ricordando che il vino è buono proprio perché invecchia altra cosa è l’aceto. Una persona di sinistra non può votare chi è vicino a confindustria.
Repubblica Viareggina