Alla fine anche a Viareggio sono sbarcate le sardine. Diverse centinaia e centinaia di persone sabato 18 gennaio hanno riempito Piazza Campioni per chiedere una politica diversa e per ribadire la lealtà ai valori della costituzione nata dalla Resistenza. Dal palco sci sono stati numerosi interventi tra cui quelli di Don Luigi Sonnenfeld e di Ersilia Raffalli della Casa delle Donne. Le Sardine viareggine hanno chiesto pubblicamente che il premio internazionale Viareggio/Versilia venga assegnato alla senatrice a vita Liliana Segre. L’iniziativa si è conclusa sulle note di Bella Ciao.
In piazza anche il collettivo “Dada Boom” che ha distribuito un volantino di cui pubblichiamo qui sotto integralmente il testo.
“Il collettivo artistico DadaBoom da sempre è attento alla genesei e allo sviluppo di movimenti che nacono dal basso come i Non una di Meno, Fridays For Future o No War. In ognuno di questi movimenti vediamo un potenziale antisistemico da valorizzare che coincide con la critica al dominio finanziario neoliberista.
Lo spirito, del movimento delle sardine che ha fatto scendere nelle piazze italiane così tante persone vogliose di dare voce all’antifascismo, all’antirazzismo, alla tolleranza, all’accoglienza e al rispetto verso gli altri sono sicuramente un segnale positivo che salutiamo con profondo rispetto. E auspichiamo che non si faccia rinchiudere nelle scatolette limitate del terreno elettorale italiano ma che sia capace di allargare le proprie richieste verso un cambiamento del sistema globale.
L’attività politica e artistica del Collettivo DadaBoom si basa su un’idea di democratizzazione dell’arte e sulla promozione di eventi che permettano a chiunque di esprimere la propria creatività al di là delle normali e paludate istituzioni museali e delle solite gallerie che confondono il mercato dell’arte con l’arte. Ma Arte e mercato non sono la stessa cosa. Così come le nostre vite non sono il mercato. E ci teniamo a ricordare a tutti quanti che le regole dell’attuale mercato liberista non sono naturali e tanto meno eterne, ma sopratutto fanno male alla grande maggioranza delle persone. E chi si occupa di politica dovrebbe fare in modo che l’economia sia al servizio delle persone, dell’ambiente e non del profitto infinito e sconsiderato a favore di pochissimi individui. Vogliamo immaginare, creativamente, un’altra politica, capace di liberarsi da dogmi del mercato e dai giochi di potere adesso!! E non in un futuro non bene precisato. Immaginare un’altra politica può nascere solo dal basso. Dalle vite di chi dice basta alla paura del futuro, basta alla paura del diverso, basta ad ogni forma di paura che ci vuole rinchiusi nelle case, a sbirciare il mondo dai monitor per farci comprare di tutto attraverso la rete. Siamo invece contenti di vedere che la rete può essere usata e sfondata per creare reali momenti di incontro e di festa democratica. Le miriadi di sardine che tanti hanno disegnato, ritagliato e incollato per portarle in piazza sono affascinanti e importanti come la presenza dei propri corpi. Sono la testimonianza di una creatività diffusa che non può essere ignorata e che può dare ancora più forza ad azioni di reale democrazia se non si faranno inscatolare negli spazi dei partiti che ci hanno governato fino ad oggi senza troppe differenze nell’affrontare i problemi creati dal neoliberismo.
Noi siamo oggi in questa piazza anche per solidarizzare con i lavoratori di Prato condannati a pagare 4000 euro per colpa del decreto sicurezza voluto da Salvini e di cui ne chiediamo l’immediata abrogazione. Siamo in questa piazza per ricordare che troppe persone sono senza lavoro e senza casa e che altrettante rischiano di essere licenziate e sfrattate se non ci sarà un reale cambio nelle politiche sociali ed economiche.
Un cambiamento che può essere attuato solo grazie alla creatività di una collettività attiva capace di esprimersi e realizzare un mondo migliore oltre i limiti dell’immaginazione e delle paure dominanti.”
Collettivo Artistico “Dada Boom”