Unione Inquilini ha scritto al prefetto per chiedere il blocco degli sfratti vista l’emergenza corona virus.

“Covid-19 necessario procedere alla sospensione temporanea delle esecuzioni degli sfratti, degli sgomberi e degli espropri a causa di pignoramenti da parte di istituti di credito. Il Governo sta affrontando l’emergenza sanitaria derivante dal contagio da Covid-19, con provvedimenti, tesi a contrastare efficacemente la diffusione del contagio, anche eccezionali quali ad esempio, la chiusura delle scuole e delle università; il riconoscimento di zone rosse e gialle; disponendo che gli eventi sportivi si effettuino a porte chiuse. Si tratta con tutta evidenza di affrontare in termini emergenziali e straordinari un contagio che deve essere limitato in tutti i modi a tutela della salute dei cittadini. In un contesto emergenziale come quello che il Governo deve affrontare appare una contraddizione prevedere chiusure di scuole e dare indicazioni agli anziani di restare in casa mentre al contempo famiglie vengono sfrattate forzosamente mettendo a rischio la propria salute e quella delle persone che hanno intorno, in quanto con lo sfratto entrano in un contesto di grave disagio. Come segretario della sezione di Viareggio del sindacato Unione Inquilini chiedo di valutare la possibilità di disporre, per tutta la Provincia di Lucca e nella fattispecie per il Comune di Viareggio, la sospensione temporanea di sfratti e sgomberi e le conseguenti esecuzioni forzose (sospensione dell’utilizzo delle forze dell’ordine per l’esecuzione dello sfratto o dello sgombero) e di espropri causati da pignoramenti, in modo da salvaguardare la salute dei cittadini coinvolti, anche al fine di poter disporre in maniera maggiore delle forze dell’ordine per le attività connesse all’attuazione delle misure stabilite per affrontare il Covid-19. Ricordo che gli sfratti in assenza di abitazione alternativa dignitosa, stabile ed economicamente sostenibile per tutti, violano la normativa ratificata dall’Italia: L. 833/78 che impone al Sindaco la tutela della salute dei cittadini, in questo caso minacciata dalla perdita dell’abitazione senza alternativa; l’art. 11 del Patto Internazionale dei Diritti Economici, Sociali e Culturali (PIDESC), ratificata dall’Italia con la Legge n. 881 25 ottobre 1977; l’art. 27 della Convenzione sui Diritti del fanciullo, ratificata dall’Italia con la Legge n. 176 del 27 maggio 1991; gli articoli 14 e 15 della Convenzione per l’eliminazione della discriminazione nei confronti delle donne, ratificata dall’Italia con la Legge n. 132 del 14 marzo 1985. Tali obbligazioni legali impongono a tutte le istituzioni, incluso alle autorità locali, non solo all’autorità nazionale, l’obbligo di proteggere tale diritto con azioni e politiche adeguate. Le stesse autorità di polizia, prima di effettuare l’esecuzione, hanno pertanto l’obbligo di verificare e non possono intervenire se tali obbligazioni legali non sono state rispettate. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto al Governo nazionale di includere questa tutela nelle disposizioni urgenti per fronteggiare l’emergenza “Covit-19”, nonché alle Prefetture delle Regioni interessate di sospensione dell’uso della forza pubblica. In allegato forniamo la risposta positiva della Prefettura di Milano che dispone la sospensione della concessione della forza pubblica per gli sfratti e sgomberi da abitazioni, nonché dei pignoramenti della prima casa in tutta la provincia. Nel ringraziare per la cortese attenzione, ed in attesa di riscontro, con l’occasione porgo distinti saluti”

Michelangelo Di Beo (Unione Inquilini)

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