La strana campagna elettorale viareggina.

La campagna elettorale viareggina prosegue tra noia mortale e colpi bassi. La noia mortale non è sinonimo di correttezza e i colpi bassi non rompono la noia mortale.

Giorgio Del Ghingaro è sicuramente il più arrogante, quello che spende più soldi, quello con amici più importanti e con programmi che se realizzati farebbero danni alla città, ma rimane una spanna sopra gli altri come capacità oratoria. Il merito dell’uscita dal dissesto non è suo anche perché si esce dal disseto pilotati. Lui caso mai ha la colpa di avere svenduto i beni comuni e di avere aggravato alcune emergenze sociali come quella abitativa e quella della fuga dei commercianti dal piazzone.

Barbara Paci, la candidata del centrodestra, sembra imbarazzata dalla presenza di Lega e Fratelli di Italia e cerca di smarcarsi. Impresa però impossibile. Al di là delle gaffe e dei comunicati mandati alla stampa e poi ritirati, non sembra trovare un vero argomento per far pendere la bilancia dalla sua parte. Una così se vincesse sarebbe prigioniera della partitocrazia (Lega e FdI). Inoltre avrebbe tra le sue fila, forse come vicesindaco, un altro signore con ambizioni ed ego smisurato che potrebbe in qualsiasi momento metterla in difficoltà, quel Brunello Consorti che dopo aver bussato al centrosinistra si è buttato nel centrodestra. Insomma una coalizione che non appare per niente compatta. Se poi vediamo i continui litigi del centrodestra a Pietrasanta e a Massarosa non capiamo perché a Viareggio dovrebbe andare diversamente.

Il Movimento Cinque Stelle candida Roberto Baccelli persona degnissima con un passato a sinistra e con una buona cultura di base, ma la squadra è inesistente. Si tratta di una candidatura di servizio con programmi che hanno buoni spunti ma non sono elaborati. C’è da augurarsi che una volta eletto non faccia come la sua predecessora Pacillio o come i suoi colleghi Da Prato di Camaiore e Merciadri di Massarosa.

A sinistra con uno sforzo unitario Rifondazione Comunista, Repubblica Viareggina, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano hanno deciso di dar vita alla lista Viareggio a Sinistra e di candidare il geologo Roberto Balatri. Balatri deve cercare di recuperare il gap che la sinistra anticapitalista ha accumulato nel corso degli anni e non sarà facile ma dalla sua ha spirito di abnegazione, competenza, generosità e concretezza. Inoltre la squadra ha elaborato un programma ecosocialista e femminista.

Infine tra i candidati figura anche Sandro Bonaceto figlio di un centrosinistra dei rancori, delle discordie e delle scissioni interne al PD e sostenuto dalla vecchia nomenclatura di quel pezzo di sinistra viareggina che dopo aver accumulato il debito sotto la giunta Marcucci cerca di ritornare alla ribalta con un operazione di palazzo targata Manfredi ex assessore all’urbanistisca della giunta Marcucci. Si tratta di quattro liste messe insieme per dare vita ad una coalizione ma nei fatti soni divisi su tutto. Sono divisi su come voteranno alle regionali, su come voteranno al referendum e adesso sono divisi anche sull’asse di penetrazione che doveva caratterizzare questa alleanza.

Riteniamo che l’unico candidato sindaco votabile per chi ha una visione anticapitalista sia Roberto Balatri.

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