Abbiamo bisogno di futuro per questo i”No Asse” di Viareggio saranno presenti il 24 alla mobilitazione contro le cave di Carrara.

Giovedì 15 ottobre presso l‘Officina Dada Boom di via Minghetti 12 a Viareggio si è svolta un importante assemblea, promossa da Athamanta e Museo Popolare della Pineta. I compagni di Athamanta hanno portato in giro per l’Italia le tematiche in difesa delle Alpi Apuane minacciate dall’escavazione del marmo. Anche a Viareggio la voce dei no cav è arrivata e alla mobilitazione nazionale del 24 a Carrara ci sarà l’adesione di molte realtà viareggine. All’assemblea di giovedì 15 ha preso parte il movimento “No Asse” nelle sue varie articolazioni per ribadire come la battaglia per la difesa del parco e la battaglia per la difesa delle montagne siano due battaglie della stessa guerra, quella in difesa dell’ambiente e della salute minacciati ogni giorno dal profitto. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti oltre a quelli di Athamanta e del Museo Popolare della Pineta sono intervenuti Casa Rossa Occupata, Cantiere Sociale Versiliese, Comitato per la Salvezza della pineta, Gruppo Urbanistico del Coordinamento No Asse, Comitato Sanità Pubblica Versilia contro lo smantellamento dell’Ospedale e dei servizi territoriali, Partito della Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Republica Viareggina, Unione Inquilini.

Qui sotto pubblichiamo il volantino che è stato proposto per la manifestazione del 24

E’ DI FUTURO CHE ABBIAMO BISOGNO!!!Come NO ASSE aderiamo e parteciperemo al corteo nazionale FERMIAMO LA DEVASTAZIONE, che avrà luogo a Carrara il 24 ottobre prossimo.La devastazione delle Alpi Apuane è un caso emblematico di devastazione del territorio a favore del profitto dei pochi e delle multinazionali, in questo caso dell’ estrazione. Un saccheggio bello e buono che lascia una traccia drammatica non solo su quei luoghi, svuotati completamente nel giro di pochi decenni, ma anche sulla salute dei cittadini e delle cittadine e privando le intere generazioni future della natura e del paesaggio, beni comuni di tutte e tutti . Da questa politica estrattiva fallimentare dipendono le conseguenze disastrose che la popolazione e la natura subiscono dallo stupro della biodiversità, questa stessa politica che trova il coraggio e la “faccia tosta” di sventolare la bandiera del diritto al lavoro contro gli ambientalisti, per poi mettere in crisi l’ artigianato locale spostando la lavorazione del marmo tra Cina ed Arabia Saudita.L’ eredità di un profitto egemone su territorio, salute e diritti lascia enormi ferite sull’ ambiente, tanto da interrogarsi se sia ancora possibile immaginare un futuro, ma è di futuro che abbiamo bisogno e a questo proposito è importante agire adesso continuando a costruire coscienza e nuove pratiche di lotta, siano esse contro l’ Asse di Penetrazione a Viareggio, contro il TAV in Valsusa, il MUOS in Sicilia o le Cave di marmo a Carrara. Ognuna di questi stupri ambientali ha uno stesso mandante: il Profitto e noi tutt* abbiamo il dovere di fermarlo. SIAMO LA NATURA CHE SI DIFENDE!!! NO ASSE , NO CAV FINO ALLA VITTORIA.

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