Prove per salvare Mauro Moretti dalla giusta condanna? 8 Gennaio la sentenza per la strage ferroviaria di Viareggio.

Nessuno di noi si meraviglia delle mosse per salvare quel Mauro Moretti, manager gradito alla governance italiana e che gode di simpatie in molti ambienti politici. Del resto le sue buone uscite milionarie dai vari incarichi aziendali e la nomina a cavaliere del lavoro concessa mentre era già imputato per la strage di Viareggio sono state qualcosa di più che semplice cattivo gusto. Dopo la conferma della condanna a sette anni, nel processo di appello, l’allora ministro dei trasporti Graziano Delrio si permise di criticare la sentenza definendola “sproporzionata.” Di fronte alla morte di trentadue persone innocenti uccise dalle perverse logiche del profitto e dalla negligenza di amministratori arroganti, l’unica cosa che ci appare sproporzionata è la lunghezza dei processi. Il processo di Cassazione sulla strage di Viareggio è iniziato e si è svolto in un clima che non ci è piaciuto. L’assenza dei familiari, imposta per un’interpretazione rigida delle norme anticovid e la richiesta da parte del PG, Pasquale Fimiani, di rifare un nuovo processo di appello a Mauro Moretti e ad altri tre imputati ci segnalano un clima non favorevole. La data della sentenza è, poi, slittata all’8 gennaio 2021 e intanto alcuni giornali hanno iniziato una campagna di difesa di Moretti che offende i familiari della strage e l’intera città di Viareggio. Semplicemente indegno l’articolo del giornale “Il Riformista”. Fortunatamente questo giornale, che di riformista ha solo il nome, perché sostenitore da sempre delle peggiori controriforme portate avanti dai governi contro i lavoratori, è letto da pochissime persone. Ma sono molti i politici e i giornalisti servili schierati con Mauro Moretti e il rischio che la strage di Viareggio finisca come tante altre stragi italiane senza colpevoli o con condanne irrisorie è qualcosa di più che una probabilità. Il ruolo della cassazione in Italia è noto per avere salvato tanti colpevoli di delitti e stragi nel corso degli anni. Riteniamo giusto far sentire ai familiari della strage, ma anche ai ferrovieri che da anni si battono per la sicurezza in ferrovia, la nostra piena solidarietà. Pretendere giustizia per Viareggio non significa chiedere vendetta come in modo oltraggioso è stato scritto sul “Riformista”. Pretendere giustizia per Viareggio è un diritto sacrosanto ma è anche un dovere morale e civile. Le responsabilità di Mauro Moretti a prescindere da quello che dicono i suoi amici sono emerse in modo palese durante il dibattimento processuale, questa verità storica non potrà essere ribaltata da nessuna nuova sentenza.

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