La repressione non ha intimorito. In Piazza Crispi a Pietrasanta c’è stata una gara di solidarietà con le/i 23 denunciate/i.

Almeno centocinquanta, ma forse di più, persone domenica 13 giugno hanno riempito Piazza Crispi a Pietrasanta per solidarizzare con le/i 23 denuncate/i per avere difeso gli alberi di piazza statuto. Numerosi gli interventi che si sono alternati e che hanno ribadito come “giustizia” e “legalità” non siano sinonimi e di come a leggi e decisioni ingiuste sia non solo un diritto ma un dovere morale disobbedire e ribellarsi. Le denunce da parte dei 23 sono state vissute non come un’onta ma come un premio e questo significa, essenzialmente, che l’azione repressiva ha miseramente fallito l’azione di intimidire. C’è stato pure un simpatico flash mob che ribadiva di come le denunce siano il male minore se gli alberi al momento sono stati salvati. Hanno partecipato all’iniziativa: Rete Versiliese contro la Crisi, Laboratorio Contro la Repressione “Sacko”, Comitato “Le voci degli alberi”, Museo Popolare Giak Verdun, Comitato per la Salvezza della Pineta, Comitato Sanità Pubblica Versilia, Comitato contro il 5G, Comitato via Matteotti, Coordinamento “La Lecciona non si tocca”, Partito della Rifonazione Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, Fronte della Gioventù Comunista, Articolo 1, Potere al Popolo, Circolo Partigiani Sempre, Cantiere Sociale Versiliese, Athamantha, Comitato Difesa Amici Alberi Firenze.

La giornata si era aperta con il saluto giunto dalla Valsusa, dove il giorno precedente c’è stata una manifestazione contro la devastazione e il saccheggio del territorio.

Il Laboratorio Contro la Repressione Sacko, con una nota, annuncia altre iniziative contro la repressione e intanto le varie realtà ambientaliste danno appuntamento al 19 giugno in difesa della Lecciona.

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