In tante e tanti solidarizzano con Ersilia Raffaelli e la Casa delle Donne dopo l’attacco strumentale di David Zappelli.

Foto scatta in occasione dell’iniziativa con Chiara Cruciati sulle donne del Medio Oriente da Non una di Meno e Casa delle Donne

Le esternazioni del consigliere comunale, di maggioranza, David Zappelli contro Ersilia Raffaelli, colpevole a suo dire di essersi candidata alle scorse elezioni regionali nella lista Toscana a Sinistra mentre era presidente della Casa delle Donne hanno provocato, come prevedibile, una serie di reazioni. In primis della Casa delle Donne di Viareggio stessa. Le donne della Casa si sono strette attorno alla loro presidente con un comunicato che inizia “La presidente siamo tutte.” Il comunicato spiega l’importanza del lavoro svolto dalla Casa e definisce vergognoso l’attacco di Zappelli.

Numerose anche le prese di posizione delle varie forze politiche cittadine in difesa di Ersilia Zappelli come quella di Sinistra Italiana che afferma: “Sinistra Italiana è stata onorata di aver sostenuto come Candidata alle scorse Elezioni Regionali una donna del valore di Ersilia Raffaelli.Nelle sue idee, nei valori, nel suo costante impegno in favore della libertà femminile ci riconosciamo.La sua candidatura, legittima e del tutto opportuna, sta nei diritti civili e politici di una donna che si è presentata alle elezioni, senza mai fare confusione di ruoli.Come al solito da parte di un consigliere della Maggioranza si è persa un’occasione per tacere di cose prive di senso, mentre si poteva cogliere quella di ringraziare la Presidente e la Casa per il prezioso lavoro. Repubblica Viareggina ribadisce: “Non vediamo incompatibilità tra il candidarsi ad un’elezione regionale e l’impegnarsi in un’associazione. Per questo le parole del consigliere David Zappelli contro Ersilia Raffaelli, ci appaiono come una sterile polemica tra l’altro a scoppio ritardato. Magari chi amministrasse avesse a cuore l’associazionismo cittadino e lo conoscesse. Purtroppo in molti casi non ne sanno assolutamente niente. Altri sono gli incarichi incompatibili e i conflitti di interessi. Magari se Zappelli guarda tra i suoi colleghi di maggioranza ne scopre qualcuno. Noi solidarizziamo con Ersilia Raffaelli e con la Casa delle Donne di Viareggio che è un’esperienza importante per tutta la città e non solo.” Poter al Popolo Versilia afferma: “Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ad Ersilia Raffaelli e a tutta la Casa delle donne dopo l’attacco strumentale e provocatorio del consigliere Zappelli. Davanti ad una politica bipartisan che sguazza da decenni nella logica dei doppi e tripli incarichi (ben pagati) e’ ridicolo che venga criticata una figura come quella di Ersilia solo perché ha dato il suo impegno ad una lista come Toscana a sinistra che di certo non aveva nel suo DNA quello della corsa alle poltrone o a incarichi di prestigio. Se avesse voluto l’avrebbe fatto per opportunismo proprio con quei partiti che magari lo stesso Zappelli appoggia. Quelli delle privatizzazioni, della svendita dei beni comuni e della devastazione ambientale. Crediamo che il consigliere dovrebbe pensare maggiormente a difendere esperienze come la Casa delle donne invece di attaccarla. Forse se il governo di questa città non avesse provato a svendere e liquidare un’ esperienza sociale decennale probabilmente avrebbe avuto atteggiamenti sicuramente più distensivi. Quando si semina vento poi si raccoglie tempesta. Il Partito della Rifondazione Comunista per bocca del suo segretario di federazione Nicolò Martinelli dice: “Il consiglio comunale di Viareggio, quando si parla di diritti delle donne, non cessa mai di stupirci. Dopo le dichiarazioni-shock di Marco Dondolini (FdI) arrivano quelle di David Zappelli (Lista Del Ghingaro), che rivela a livello pubblico una arroganza intimidatoria che le nostre compagne e i nostri compagni hanno ben conosciuto in questi anni: Ovvero l’idea che se ricopri incarichi nell’associazionismo e nel volontariato, non puoi anche esercitare il diritto costituzionale di fare politica, pena la fine di ogni rapporto con la pubblica amministrazione dell’ente che rappresenti. Siamo da sempre convinti della necessità di tenere distinto l’impegno politico da quello sindacale, associativo e lavorativo; ma pensiamo anche che il diritto di ogni cittadino di manifestare le proprie idee, di organizzarsi in partito e candidarsi alle elezioni non possa essere soggetto a limitazioni di alcun genere, se non quelle previste per legge a determinate categorie quali i militari o i ministri del culto. Parimenti, troviamo ormai insopportabile che a troppi giovani dirigenti del nostro partito, le poche volte che vengono invitati dire la propria pubblicamente, venga chiesto esplicitamente di non menzionare l’organizzazione di cui fanno parte, per confermare lo stereotipo falso che le nuove generazioni siano animate da un generico impegno civico depoliticizzato e rifiutino la militanza politica. Facciamo quadrato attorno a Ersilia Raffaelli, che ci ha egregiamente rappresentati alle ultime elezioni regionali con Toscana a Sinistra, non solo per la stima nei suoi confronti e per la grande battaglia contro la violenza sulle donne che porta avanti da anni, ma anche per affermare il basilare principio del rispetto della Costituzione della nostra Repubblica ai tanti, troppi, esponenti politici del territorio che quotidianamente sembrano dimenticarsene.” Infine Marco Corsetti segretario di Articolo 1 ribadisce: “Massima solidarietà alla Casa delle Donne di Viareggio e in particolare alla sua presidente Ersilia Raffaelli per gli attacchi vergognosi e strumentali subiti da un esponente della maggioranza nel consiglio comunale di Lunedì 5 Luglio. Come sempre pieno sostegno all’impegno fondamentale dell’associazione nella tutela delle donne vittime di violenza. È totalmente inutile attaccare, come giustamente è stato fatto, chi ha usato frasi vergognose in relazione agli shorts delle ragazze per poi usare argomentazioni banali sul tema della violenza di genere e trattare a pesci in faccia la più importante associazione del territorio, che si occupa di tutelare le vittime, solo ed esclusivamente perché non fanno riferimento alla parte politica di chi amministra, male aggiungo, questa città.”

Sui social poi sono tantissime le prese di posizione di attiviste e attivisti ma anche semplici cittadine e cittadini che solidarizzano con Ersilia Raffaelli e la Casa delle Donne. Non possiamo far altro che unirci a questo coro, e viste le esternazioni prima di Dondolini e poi di Zappelli, guardare con una sorta di preoccupazione al prossimo consiglio comunale.

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