“Italia: Il carcere ai tempi della pandemia.” Iniziativa promossa dal CSOA SARS e dal Collettivo Cineasti Comunisti.

Venerdì 9 luglio presso il CSOA SARS in Darsena a Viareggio il CSOA SARS e il Collettivo Cineasta Comunisti hanno promosso un’interessante iniziativa per discutere di repressione e carcere un tema spesso evitato che, invece, andrebbe approfondito. Alle 20 aperitivo buffet e alle 21 proiezione del video inchiesta: “Italia: il carcere ai tempi della pandemia.” anno di produzione 2021 durata 50 minuti. Dopo la proiezione è intervenuto portando la sua esperienza di vita e di lotte nell’inferno delle carceri speciali degli anni ’70 ’80 il compagno Pasquale Abatangelo. All’iniziativa hanno partecipato dalle 50 alle 60 persone. Sono state sottolineate analogie e differenze tra quanto avveniva negli anni ’70 e ’80 del ventesimo secolo e quanto avvenuto lo scorso anno. Se continua la repressione di uno stato che mostra il suo volto autoritario violando le sue stesse leggi e la costituzione. Salta, però, agli occhi come le rivolte dell’anno scorso fossero spontanee e spoliticizzate rispetto a quelle degli anni del secolo scorso. I detenuti sono cambiati e il contesto interno ed esterno è mutato. In quelli anni molti detenuti erano dentro per reati politici o comunque per reati come rapine. i Detenuti di oggi sono in gran parte immigrati in carcere per spaccio di droga. In quelli anni nelle carceri esisteva una coscienza che si legava al forte movimento di lotta presente fuori. Oggi il movimento vive una fase di riflusso e nelle carceri si concentrano solo disperati senza possibilità di riscatto. La sbirraglia continua a compiere i suoi misfatti impunemente anzi oggi meglio organizzata con Gruppi Operativi Mobili (GOM) o con i Gruppi di Intervento Rapido (GIR). Quanto avvenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sembra un tentativo di celebrare il ventennale della mattanza avvenuta nel carcere di Bolzaneto dopo il G8 di Genova nel 2001. I detenuti appaiono soli come soli appaiono i familiari e del tutto inefficaci sono le voci isolate di qualche garantista. Ricordare certi numeri può aiutare a capire il pianeta carcere. Circa mille detenuti suicidati in dieci anni. Celle affollate fino a nove detenuti. A questi numeri si deve aggiungere il dramma creato dalla pandemia con numerosi contagi e purtroppo anche morti e le violenze sulle quali sono in corso adesso delle indagini da parte della magistratura come il documentario mostrava nei dettagli.

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