Dal judo al gelato, Israele subisce il boicottaggio per la sua politica razzista.

Ai giochi olimpici di Tokio, prima il judoka algerino, Fethi Nourine, poi quello sudanese, Mohamed Abdalrasool, si sono rifiutati di affrontare il judoka israeliano, Toahr Butbul, per solidarietà con il popolo palestinese. Nonostante questi abbandoni e il conseguente passaggio del turno l’atleta israeliano non è riuscito ad arrivare a medaglia, eliminato ai quarti da un atleta coreano. L’atleta algerino e quello sudanese oltre ad avere perso un’occasione per la loro carriera di sportivi adesso rischiano sanzioni ma evidentemente lo spirito di solidarietà verso il popolo palestinese ha prevalso su tutti gli interessi personali. Stupidi sono i commenti di quei giornali che parlano di razzismo. Il razzismo non ci incastra niente. Ci incastra la volontà di solidarizzare con il popolo palestinese quello si vittima dell’apartheid sionista. Il vero razzismo è quello dei coloni israeliani a danno del popolo palestinese. Nei giorni scorsi la propaganda dei giornali sionisti di Israele e anche di altri paesi, compreso il nostro, parlavano della forza di Israele nel Judo. Oggi tornano a casa senza medaglia e con un doppio smacco.

Intanto a boicottare Israele anche una multinazionale americana del gelato la Ben&Jerry che ha deciso di non vendere più i suoi gelati in Giudea e Samaria a causa dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi e la continua espansione dei coloni.

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