SI è svolta, sabato 22 agosto presso, il Museo Popolare Gïåk Vërdün, “Suoni no asse in pineta” una giornata intensa di artivismo finalizzata a mettere in risalto l’importanza del suono nella pineta minacciata dal progetto speculativo dell’asse di penetrazione. La giornata è iniziata la mattina con il workspop “Mettiamo un punto di annullamento alla devastazione dell’artista reodadista milanese Nicola Bertoglio.
Nel pomeriggio passeggiata “No Asse” è stata accompagnata da cinque pezzi facili e difficili per cinque alberi e per dei pomodori rossi: musica deambulante del gruppo Istanti sonori.
Sono stati inaugurati altri alberi da artista: “Più Amazzonia, meno Amazon” di Lozzo; “Cuore di dolore” realizzata da Alessandro Giannetti, ispirata ad un’opera di Murat Onol; “Vibrating Colours” di Laura Serafin; “Non chiudiamo la porta ai mitici alberi” di Elena Baroni; “Compagni di ripari” di Yuri Berra e Tommaso Verde.
Poi vi sono state le performance “Mio il corpo, nostra la Terra parte seconda.” a cura delle R3odadaiste, con musica di Sara Fontana e voce di Isolina Ravenda; e la performance di Gigi Blù e i suoi amici dal titolo: “sogni traditi di un bambino.” Ad arricchire la giornata è stata soprattutto la presenza di Tommaso Verde, per l’occasione Tom Verdun, che ha letto le poesie di GiaK Verdun.