La Campanella di RicreAzione ha suonato. Nuova avventura per il collettivo “Dada Boom” e i reodadaisti.

Quando la campanella ha suonato, le ansie e le inquietudini degli eterni studenti dell’agitazione culturale sono terminate come se si entrasse in una nuova fase. Quando la campanella ha suonato, c’è stato l’urlo liberatorio della ricreazione. La ricreazione è, forse, nel ricordo di tutti uno dei momenti più belli del periodo scolastico. Il momento in cui era più facile socializzare e la formalità lasciava spazio a quella spontaneità che il sapere dei padroni ogni giorno cerca di cancellare anche nell’istituzione scolastica con una cultura omologata. Dada Boom si è sempre opposto all’omologazione e alla retorica. Lo ha fatto negli anni che ha gestito l’Officina d’arte fotografica e contemporanea in via Minghetti e lo farà adesso nel nuovo spazio che prende appunto il nome di RicreAzione. Le parole Creare e Azione si incontrano e sono forse il miglior modo per apprendere nuovi linguaggi e sperimentare nuove forme di lotta fuori dagli steccati delle convenzioni. RicreAzione, come si intitolava l’istallazione che Giacomo Verde nel luglio del 2014 realizzò proprio in questi capannoni in un open day del Cantiere Sociale Versiliese. E proprio in questi spazi il Collettivo Dada Boom, sabato 29 agosto, ha inaugurato con un’istallazione, in memoria di Giacomo Verde, intitolata “Memoria Collettiva N. 19LX395523” che riprendeva il video della precedente istallazione del Verde. Dopo il discorso introduttivo di Alessandro Giannetti che ha ricordato l’impegno artivistico del collettivo “Dada Boom” ma anche le difficoltà di tutte le realtà sociali, compresi i circoli ARCI, in tempi di pandemia covid, è suonata la campanella ed è partita una performance collettiva che dal lancio di aeroplanini di carta, al suono di fischietti fino ad arrivare al rullare dei tamburi ha creato un’incessante rumore che oltre ad essere un giubilo di felicità per lo stare nuovamente assieme sembrava dire: “Mai in silenzio.” Si potrebbero spendere molte parole sul silenzio e sul rumore ma ci saranno altre occasioni. Qui il messaggio era chiaro ed inequivocabile. Quando, infatti, su di una vecchia TV è apparsa la campanella, Il figlio di Giacomo, Tommaso Verde con una mazza ha fracassato la televisione con i presenti che gridavano: “Mai più campanella.” La ricreazione insomma non deve terminare perché il tempo dei professorini saccenti è finito. E’ giunto il momento di apprendere attraverso pratiche di autogestione, di autorganizzazione e autogoverno. La serata ha proseguito con un buffet e brindisi a cui hanno partecipato oltre 150 persone e con il concerto del Suonificio Popolare Apuano che ha fatto ballare i presenti con canti sociali e di lotta. C’è stato poi il grande finale con i fuochi pirotecnici. Il cielo sopra il Cantiere si è illuminato a RicreAzione. Il prossimo appuntamento sarà il funerale di Giacomo Verde il 12 settembre. Una cerimonia scritta da lui stesso, prima di morire, e mai realizzata a causa del covid. Ma molte sono le iniziative che vedranno protagonisti i compagni del collettivo “Dada Boom” sia dentro che fuori RicreAzione. Naturalmente, Dada Viruz Project le seguirà sempre con grande attenzione.

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