Il 12 gennaio è deceduto il compagno Emiliano Favilla, personaggio noto in Versilia e in tutta la provincia di Lucca. Emiliano era un sincero antifasicta, che molti di noi hanno incontrato. Non possiamo non rattristarci di questa perdita e naturalmente esprimiamo alla famiglia le nostre condoglianze. Ieri al bagno Venusta 2 a Lido di Camaiore in tantissimi gli hanno portato l’ultimo saluto. Pubblichiamo il ricordo che Filippo Antonini presidente dell’ANPI e amico personale ha scritto.
Un ricordo del Compagno Emiliano…
Care Compagne e Cari Compagni, la notizia della morte di Emiliano Favilla è una di quelle notizie che non Ti aspetteresti mai e Ti lasciano sbalordito, pur sapendo della grave malattia che lo aveva colpito in questi ultimi mesi. Siamo stati abituati a vederlo sempre ed ovunque: manifestazioni, presidi, convegni, feste…, con la sua presenza fisica, allegra, simpatica ed autorevole e con la sua immancabile telecamera in mano, impegnato ad immortalare i momenti belli e i momenti tristi della nostra vita. Ad Emiliano, oltre ad una vicinanza politica ed ideale, mi legava anche un affetto particolare, essendo -da sempre- un carissimo amico di famiglia e la sua vicinanza umana si è sempre fatta sentire in ogni occasione. Emiliano era stato sessantottino, esponente di Lotta Continua, militante del P.C.I., bagnino, ferroviere, sindacalista FILT-CGIL, balneare ed amministratore in Provincia di Lucca; comunque sempre e profondamente antifascista…, ed indipendentemente dalle contraddizioni che ogni vita ci riserva, Emiliano ha scelto sempre da che parte stare: quella a difesa degli ultimi, dei più deboli e dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici. Sicuramente, ci mancherà il suo impegno civile, la sua umanità, ma anche la sua “cocciutaggine” e le sue idee, anche quelle non condivisibili, con le quali -tuttavia- eri costretto a confrontarti. Il suo lascito maggiore sarà quello di aver concepito la politica come presenza fisica ed umana, la concezione della politica come azione, l’unità nella lotta ed il senso pratico delle lotte stesse. Soprattutto non ci scorderemo mai il suo temperamento indomito, anche negli ultimi mesi di vita, di fronte al dolore e alla sofferenza, e ci accompagnerà sempre il suo spirito propositivo e garibaldino. Caro Emiliano, ci sono morti leggere come piume e morti pesanti come macigni, la Tua appartiene alle seconde. Ora e sempre Resistenza !!!
Filippo