Il coordinamento “La Lecciona non si tocca” risponde al progetto dell’amministrazione sulla ciclovia.

“Plaudiamo senza riserve alla decisione della giunta di dare finalmente avvio alla realizzazione della ciclopista cittadina che collega il centro città alla Marina di Levante. Ciclopista cittadina, di questo si tratta, e non della Ciclovia Tirrenica, perché come noto la Ciclopvia Tirrenica ha le caratteristiche di una sorta di autostrada per biciclette, e certo non può essere paragonata a un percorso interno alla città. Ci attendiamo quindi che il sindaco e i suoi assessori mettano mano quanto prima e con il medesimo entusiasmo alla realizzazione del tratto viareggino della Ciclovia Tirrenica sul Viale dei Tigli. È esso infatti, con la sua bellezza mozzafiato, la sede naturale di tale importanza sovrastruttura internazionale. Temiamo, perché a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca, che questa ciclopista cittadina ribattezzata dalla giunta Ciclovia Tirrenica sia una scusa per premere sullo Stradello della Lecciona. Speriamo che così non sia e tuttavia, se così fosse, rinnoviamo le nostre richieste di incontro, alle quali fino ad ora il sindaco non ha mai risposto, affinché voglia ascoltare le nostre ragioni: vorremmo infatti illustrargli, serenamente e pacatamente, quali sono i motivi che oggettivamente impediscono il passaggio della Ciclovia Tirrenica dalla Lecciona. Abbiamo inoltre predisposto un’istanza al Parlamento Europeo, in quanto l’Europa ha suo tempo investito fondi ed emanato norme puntuali proprio per tutelare le riserve naturali di cui fa parte la Lecciona e riteniamo quindi che si opporrà ad un progetto che viola tali protezioni. In ogni caso faremo nuovamente sentire la nostra voce anche agli enti più vicini, cioè la Regione il Parco, con presidi e flash mob che abbiamo sospeso solo per il riaccendersi della pandemia e che riattiveremo fra breve.”

Coordinamento “La Lecciona non si tocca”

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