“Liberare l’arte da artisti” omaggio a Giacomo Verde al CAMeC di La Spezia.

E’ partita con il botto la mostra “liberare l’arte da artisti” al museo CAMeC di La Spezia. La retrospettiva dedicata a Giacomo Verde è stata inaugurata sabato 25 giugno e chiuderà il 15 gennaio. Gli spazi espositivi saranno periodicamente aggiornati. La mostra non si pone come archivio totalizzante del ricco quarantennale lavoro di un artista unico nel suo genere ma vuole alernare proiezioni, oggetti, video creazioni e installazioni storiche dell’artista a omaggi, reinterpretazioni e performance di colleghi, allievi e seguaci. Giacomo Verde ha ancora molto da insegnare e lo farà grazie all’elaborazione collettiva del suo prezioso lascito. Tre saranno le sessioni: Artivismo, tecnoarte e interazione ed infine effimero.

Ma la mostra non rimarrà prigionera delle quattro mura di un museo perché i reodaisti la faranno vivere ovunque a La Spezia e altrove come nel parco di Migliarino San Rossore dove in modo itinerante agisce il Museo Popolare Gïåk Vërdün.

Intanto all’inaugurazione un folto numero di visitatori ha assistito a delle interessantissime e dissacranti performance realizzate dalla R3ODADA CREW composta dal Collettivo “Dada Boom” e dal “Collettivo SuperAzione” nei quali Giacmo Verde militava e dai “No Name”. Nono sono mancate le polemiche e le discussioni sia per questa performance intitolata “Omaggio Ogiugno” che parlava di demilitarizzazione sia per quella fatta dal Collettivo SuperAzione intitolata “Ognuna è troia a modo suo “ che aveva come tema le indulgenze della chiesa.

Indulgenze performance del Collettivo “SuperAzione”
Omggio Ogiugno performance dalle R3ODADA CREW
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