“Il problema dei senza tetto, da sempre presente a Viareggio, ha finalmente assunto con l’emergenza covid il giusto rilievo; per lo meno quanto alla stima delle dimensioni: una recente indagine calcola siano circa settanta i senza fissa dimora sul territorio comunale.
Un giusto rilievo, tuttavia, sembra non averlo assunto per l’amministrazione comunale che, dopo le proteste dei commercianti della zona mercato, si è sì prontamente attivata perché quel problema da là si volatilizzasse, ma per materializzarsi in un’altra parte della città, in periferia: la zona ex piscine in Darsena.
Ora, quella periferia ha una particolare caratteristica, si trasforma in vetrina in determinati periodi dell’anno, quando ad esempio diventa meta dei balneari, oppure in concomitanza di particolari eventi, come il Jova Beach Party.
Nella visione del mondo di Del Ghingaro, risolvere il problema dei senza tetto sembra assumere una dinamica molto simile allo spingere la polvere sotto al tappeto o al nascondere l’incomodo nel retrobottega. Quella però non è polvere, non è un incomodo, ma varia umanità: donne e uomini con un indubbio ed ingente carico di avversità ma anche di desideri, esigenze, affetti, relazioni. E di diritti.
Il dubbio che ci attanaglia riguarda la sorte di queste donne e di questi uomini ora che la vetrina della città si è spostata in riva al mare. Quale sarà la loro sorte questa volta? Un altro retrobottega? O forse una discarica?”
Potere al Popolo Versilia