Buon ferragosto ambientalista da sette pontili.

7 PONTILI PER 7 PIAGHE AMBIENTALI

Il 13 agosto, alle 11,00 , trenta organizzazioni riunite nel COORDINAMENTO AMBIENTALISTI
hanno manifestato sui 7 pontili della costa apuoversiliese per denunciare il dissesto ecologico che sta provocando danni irreversibili al clima, all’equilibrio naturale, alla biodiversità, al paesaggio, alle sorgenti d’acqua montane e alle falde acquifere, a piante ed animali e minacciando la sopravvivenza anche di noi umani, compromettendo la nostra salute ed il nostro benessere economico e sociale.

Beni ambientali ed ecosistemici tutelati dagli articoli 9 e 41 della nostra costituzione.

CHIEDENDO:

  • di fermare la distruzione causata delle cave che arricchiscono pochi e impoveriscono molti, distruggono la riserva d’acqua più importante della toscana, devastano flora e fauna protette a livello internazionale

-di arrestare l’inquinamento di suolo, aria e acqua:

  • bonificando il S.I.N./S.I.R. di Massa Carrara (ex Farmoplant e Cermec a Massa ed ex Rumianca, ex Italiana Coke, ex Ferroleghe, ex Fibronit a Carrara),
  • chiudendo la discarica di rifiuti speciali di ex Cava Fornace realizzata nei comuni di Montignoso e Pietrasanta a ridosso dell’area protetta del lago di Porta e sopra le sorgenti di acqua che l’alimentano
  • tutelando l’acqua di canali e fiumi da scarichi di marmettola e acque reflue urbane non depurate
  • di rinunciare ad ingrandire il porto di Carrara che riacutizzerebbe l’erosione della costa aumentando il fenomeno di salinizzazione e aumenterebbe l’inquinamento per traffico e rumore nell’abitato di Marina di Carrara e nel suo circondario
  • di tutelare l’integrità del Parco delle Apuane e del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli
  • ampliandone i confini,
  • chiudendo le cave nelle Apuane a cominciare da quelle intercluse nell’area parco,
  • rinunciando a infrastrutture distruttive come “l’autostrada dell’acqua” che prosciugherebbe le riserve di acqua delle Apuane,
  • utilizzando i percorsi alternativi esistenti per la realizzazione della Ciclovia Tirrenica, evitando l’attraversamento delle riserve del parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli quali la Lecciona e la Bufalina
  • di tutelare l’acqua da inquinamento e prelievi eccessivi causa di cedimenti del suolo e del fenomeno di salinizzazione che minaccia le falde di pianura della costa
  • di trasformare il gestore idrico Gaia spa in azienda speciale consortile di diritto pubblico
  • di tutelare il patrimonio di verde sopravvissuto all’urbanizzazione gli alberi, le pinete, i campi che purificano l’aria che respiriamo e favoriscono l’infiltrazione di acqua di pioggia in falda, applicando per la gestione delle alberature il decreto Costa e rinunciando a invasivi progetti di consumo di suolo come l’Asse di Penetrazione di Viareggio che distruggerebbe la pineta di levante ed altri assi viari che vanno ad intaccare aree ancora vergini
  • di ripensare alla gestione delle spiagge libere in area urbana prevedendo il ripristino di aree dunali anche nei giardini degli stabilimenti balneari, evitando di occupare le spiagge di riserva come le dune di Forte dei Marmi, la Lecciona (Viareggio), la Bufalina (Vecchiano), il Gombo Tenuta di San Rossore (Pisa).
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