Unione Inquilini ha scritto al sindaco di Viareggio per l’emergenza abitativa, chiedendo di interrompere sfratti e sgomberi.

Oggi, 10/10/2022

L’Unione Inquilini ha scritto una mail all’assessore al sociale Sara Grilli e al Sindaco Giorgio Del Ghingaro per consegnare la lettera che avremmo voluto consegnare di persona in un incontro ufficiale richiesto all’assessore per mail il 5 ottobre, per trattare il tema dell’emergenza abitativa e dell’emergenza sociale nella nostra città

A tale proposito il responsabile dell’Unione Inquilini di Viareggio ha dichiarato:

“Siamo estremamente preoccupati per la condizione della sofferenza abitativa. In Italia, 150 mila famiglie sotto sfratto esecutivo, 650 mila in attesa di una casa popolare, senza una risposta. Nella nostra città decine di sfratti esecutivi sono alle porte in una situazione che tenderà a peggiorare per il caro affitti e la negligenza dell’amministrazione comunale nel redigere un vero piano casa che consegni decine e decine di case chiuse a decine di famiglie che sono senza casa o non riescono a trovarla

In questa situazione già insostenibile, si aggiunge l’aumento per le spese alimentari che viaggiano oltre le due cifre percentuali e che si abbattono in maniera proporzionalmente più elevata sui redditi bassi e medi e l’incremento esponenziale delle bollette energetiche, insostenibili per milioni di famiglie.

  • In queste settimane assistiamo anche alle minacce di sgombero di alcune famiglie nelle case pubbliche recuperate da cittadini, sindacati e movimenti per il diritto all’abitare; case tolte al degrado e all’abbandono, non assegnati ai circuiti dell’edilizia residenziale pubblica. Queste famiglie oggi sono sotto sgombero, in questi immobili vivono e sono anche nati minori che studiano nelle nostre scuole, la soluzione non può essere sgomberarli ma aprire una trattativa con le organizzazioni che le seguono e restituire tali abitazioni agli inquilini che le hanno rese nuovamente vivibili e degne di una comunità, aprendo un percorso di legalità e giustizia sociale, valorizzando l’impegno e il lavoro fatto in quelle strutture invece che criminalizzarlo e lasciare nuovamente tali immobili a degrado e abbandono.

Ci siamo rivolti al Sindaco/Assessore nella loro responsabilità di garanti della salute pubblica.

Abbiamo chiesto impegni concreti per impedire sfratti che violano i diritti umani e per i quali non è praticabile il passaggio da casa a casa:

Abbiamo chiesto di intervenire direttamente presso il governo nazionale e quello regionale per due stanziamenti straordinari diretti ai comuni e agli IACP ATER: il primo per poter acquisire o prendere direttamente in locazione gli alloggi liberi degli Enti Previdenziali e degli altri enti pubblici per garantire il passaggio da casa a casa e il secondo per poter assegnare i 50 mila alloggi ERP, oggi vuoti.

Abbiamo chiesto misure immediate di sostegno per le bollette e per interventi strutturali che ne impediscano o limitino gli aumenti (per esempio, l’azzeramento dell’IVA), nonché la tassazione al 100% degli extraprofitti delle imprese. Abbiamo chiesto che, in ogni caso, non siano consentiti distacchi di luce e gas, dovuti agli aumenti, in quanto si tratta di servizi necessari per la sopravvivenza e perché siamo di fronte a forme di morosità incolpevole.

Abbiamo chiesto, infine, misure strutturali per un piano casa di aumento di alloggi a canone sociale con il recupero e il riuso del patrimonio pubblico e privato vuoto e abbandonato, nonché un grande investimento pubblico per le “comunità energetiche”, in cui cittadini e attività economiche di prossimità possano unirsi per produrre, consumare e gestire in proprio energia da fonti rinnovabili in impianti locali.

Il 5 Novembre, saremo tutti a Roma per la manifestazione nazionale contro le disuguaglianze e per la giustizia sociale e ambientale.

Michelangelo Di Beo (Segretario sede di Viareggio e membro della segreteria nazionale)

This entry was posted in Senza categoria. Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


sette × 3 =