Lucca è scesa in piazza contro guerra, invio di armi e carovita.

“Al freddo e al buio non ci vogliamo stare se la paghi il padrone la sua guerra mondiale.” E’ questo uno degli slogan gridato per le vie di Lucca, sabato 26 novembre durante il corteo contro la guerra, il carovita, l’invio di armi e il caro bollette. La mobilitazione è stata promossa dai collettovi studenteschi lucchesi, da Assemblea no guerra no base Lucca e da Noi non paghiamo. Alle 16 in Piazza Napoleone si sono radunati diversi studenti, disoccupati, lavoratori e militanti della sinistra di classe che hanno dato vita ad un corteo per le vie di Lucca con fumogeni e striscioni. Numerosi gli interventi che hanno ribadito come la guerra in Ucraina sia una guerra voluta dagli opposti imperialisti e che risponda agli interessi del capitalismo e di come a farne le spese siano i proletari di tutti i paesi. Piena contrarietà all’invio di armi in Ucraina e alla decisione del governo di abolire il reddito di cittadinanza ma nel mirino dei manifestanti anche la legge di alternanza scuola lavoro che ha causato diverse morti tra gli studenti. In Piazza anche militanti del movimento di lotta per la casa viareggino contro sfratti e sgomberi e repressione.

Il corteo è passato sotto la sede della confindustra lucchese dove ha appeso uno striscione. Si è trattata di una giornata importante di lotta.

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